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Il Welfare delle Casse Professionali: le misure a sostegno degli iscritti

Chiara Costantino
26 aprile 2016
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Nelle more dei lavori del Senato sul disegno di legge volto ad allargare il novero dei diritti e delle tutele per i liberi professionisti (il cosiddetto Statuto dei lavoratori autonomi), gli Enti previdenziali privati e privatizzati hanno cominciato a potenziare gli investimenti destinati alle misure a sostegno dei propri iscritti e conseguentemente ad aumentare e diversificare le tipologie di tali prestazioni.

In termini di percentuali e con riferimento all’intero sistema delle Casse dei liberi professionisti, negli anni della crisi economica si è assistito infatti ad un generale incremento delle risorse destinate al welfare integrativo: la spesa per la maternità è aumentata del 14% dal 2007 al 2014, le prestazioni a sostegno degli iscritti del 32%, gli ammortizzatori sociali del 229% e le polizze sanitarie del 32% (fonte Adepp).

La platea degli interessati a tali provvedimenti è di oltre 1,4 milioni di professionisti e, nonostante le note difficoltà che interessano i vari settori inerenti le libere professioni, rappresenta il 15% del Pil del Paese (Fonte IlSole24Ore).

Le misure di sostegno messe a punto dalle Casse sono maggiormente dirette ai giovani professionisti e alle donne. Il numero di quest’ultime, nelle diverse libere professioni, è di recente aumentato nella misura del 5% e ad oggi le professioniste rappresentano il 37% dell’intera categoria. Tali soggetti (giovani e donne), infatti, poiché tendenzialmente percepiscono dei redditi medi inferiori a quelli dei colleghi più anziani e uomini, sono stati individuati dalla maggior parte degli Enti previdenziali di categoria quali primi destinatari delle prestazioni di welfare integrativo.

Indennità di maternità
In ragione di ciò e con particolare riferimento alle donne, la Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc) dal 2014 ha introdotto il “contributo a sostegno della maternità” che rappresenta un bonus supplementare pari al 20% dell’indennità normalmente riconosciuta. Tale bonus consiste più precisamente in una mensilità ulteriore, interamente a carico dell’Ente di previdenza, che si aggiunge alle cinque dovute per previsione normativa. Allo stesso modo, ai fini di una maggiore tutela delle professioniste in maternità e con particolare riferimento ai periodi di gravidanza e a quelli post partum, Emapi, ente nato dall’accordo di otto casse (Cipag, Cassa notariato, Enpab, Enpacl, Enpap, Enpapi, Epap, Eppi) in convenzione con le assicurazioni Generali, ha predisposto una polizza sanitaria integrativa ad hoc rivolta in via automatica alle iscritte e alle coniugi/conviventi degli iscritti. Tale polizza consente ai soggetti interessati di accedere ad una serie di esami ed interventi di riabilitazione per un massimo di 2000 euro.

Giovani liberi professionisti
Con riguardo invece al già menzionato fronte dei giovani liberi professionisti, alcune Casse hanno predisposto strumenti per il sostegno degli stessi durante l’avvio della professione, tenendo altresì in considerazione l’attuale periodo di crisi economica. Tra questi Enti, ad esempio, Inarcassa utilizza metà del budget destinato all’assistenza (44 milioni nel 2015, fonte IlSole24Ore) per gli architetti e gli ingegneri con meno di 35 anni di età. Tale importo viene utilizzato per l’abbattimento dei contributi minimi (14,5% del reddito effettivo) per cinque anni - anche non continuativi -  per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo (la soglia di 15.572 euro per il 2015 dovrebbe essere confermata anche per il 2016 previa approvazione dei Ministeri Vigilanti), per l’erogazione di prestiti d’onore fino ad un massimo di 15.000 euro e per la concessione di finanziamenti a tassi agevolati destinati all’allestimento dello studio.
Sulla stessa scia, Enpacl (Ente previdenziale dei consulenti del lavoro) dal 2016 garantisce l’assistenza sanitaria integrativa ai praticanti e conferma per i nuovi iscritti la possibilità di ricorrere a finanziamenti, con copertura della quota degli interessi, finalizzati – anche in questo caso - all’allestimento degli studi professionali.
Sulla riduzione dei contributi per i giovani iscritti ha puntato anche Enpam: per i medici fino a 30 anni di età la quota di contribuzione indicizzata annua è di 271,88 euro (212, 88 + 59 di contributo fisso per maternità, adozione e aborto) e aumenta poi a 472, 21 euro (413,21 + 59) per gli iscritti tra i 30 e i 35 anni, a 834,42 euro (775,42 + 59) per gli iscritti tra i 35 e i 40 euro, fino a stabilizzarsi sull’importo ordinario di 1491,06  euro (1432,06 + 59) per i medici ultraquarantenni (a meno che gli stessi non siano ammessi a contribuzione ridotta).

Welfare integrativo per la totalità degli iscritti
Altre prestazioni di welfare integrativo sono poi state pensate con maggiore attenzione verso la generalità degli iscritti. Cassa Forense si sta facendo tramite per facilitare l’ingresso dei propri iscritti ai fondi dell’Unione Europea, presentando a tal fine dei progetti alle regioni. Cnpadc ha esteso la platea dei destinatari di alcune misure già rodate, quali ad esempio gli assegni per i ricoveri in case di riposo o le borse di studio, prevedendo che le stesse possano interessare anche gli iscritti morosi a patto che gli stessi regolarizzino per tempo la propria posizione. Cassa Geometri ha stanziato un milione di euro per i confidi, al fine di facilitare l’accesso alle operazioni finanziarie utili ai geometri nello svolgimento della professione, e tre milioni di euro per il fondo rotativo che anticipa, per conto dei Comuni, le spese necessarie per la verifica e la regolarizzazione dei beni immobiliari pubblici del territorio (fonte IlSole24Ore).

PER APPROFONDIRE

"Dai Prestiti all'assistenza, c'è più welfare nelle Casse". Articolo a cura di Francesca Barbieri e Valeria Uva su: Il Sole 24 Ore del 15 febbraio 2016. L'Articolo è contenuto nella Rassegna Stampa Mefop Previdenza dal 13 al 15 febbraio 2016 riservata a soci ed abbonati Mefop.

 

 

 

Chiara Costantino
Mefop

In Mefop dal 2013. Laureata con lode in Giurisprudenza. Si occupa di consulenza legale e formazione, collabora alla redazione delle pubblicazioni giuridiche. Segue il coordinamento editoriale della rivista Prospettive. Cura inoltre gli aspetti normativi dei fondi sanitari, del welfare aziendale e dei premi di risultato.