In questo numero di Pillole di Previ|DATA analizziamo i flussi in uscita dei fondi pensione negoziali e dei fondi pensioni aperti nel 2020.

I flussi in uscita nel 2020 ammontano a circa 7,2 miliardi di euro per i fondi pensione negoziali (Fpn) e 1,9 miliardi di euro nei fondi pensione aperti (Fpa).
Le prestazioni pensionistiche rappresentano in entrambi i casi una parte rilevante delle uscite, quasi sempre in capitale (1,4 miliardi di euro per i Fpn e 317,0 milioni di euro per i Fpa) e in parte residuale sotto forma di rendita (rispettivamente per 40,5 e 28,7 milioni di euro).

Per quanto riguarda le tipologie di rendite erogate, tra i Fpn sono più utilizzate le rendite vitalizie immediate, seguite dalle controassicurate e reversibili, mentre per i Fpa emerge la netta prevalenza delle prime (53,6% del totale).Le posizioni convertite in rendita integrativa temporanea anticipata ammontano a 38,6 milioni di euro per i Fpn e 32,7 milioni di euro nel caso dei Fpa.

Le anticipazioni pesano per Fpn e Fpa rispettivamente l’11,3% e il 9,0% dei flussi in uscita: in entrambe le tipologie di fondi pensione si equivalgono, in ammontare, le richieste per acquisto/ristrutturazione della prima casa e per ulteriori esigenze, mentre una parte residuale è riconducibile alle spese sanitarie.

I riscatti esercitabili dagli aderenti al verificarsi di determinati eventi ammontano a 679,3 milioni di euro nei Fpn e 134,9 milioni di euro per i Fpa, in entrambe le categorie la motivazione prevalente è la perdita dei requisiti di partecipazione al fondo (che spiega rispettivamente il 70,7% e il 53% dei riscatti avvenuti).

Una parte esigua delle uscite è relativa ai premi pagati per prestazioni assicurative accessorie, mentre la componente di maggior peso è rappresentata dai trasferimenti in uscita, sia verso altre forme pensionistiche che verso altri comparti dello stesso fondo. Nel primo caso i trasferimenti ammontano a 297,3 milioni di euro nei Fpn e 307,3 milioni di euro nei Fpa, prevalentemente verso forme pensionistiche della stessa categoria, mentre gli switch tra comparti dello stesso fondo valgono 3,9 miliardi di euro per i Fpn (un valore così elevato è dovuto ai movimenti di iscritti generati dalla ristrutturazione dell’offerta di investimento dei Fpn Cometa e Previdenza Cooperativa) e 941,9 milioni di euro nel caso dei Fpa.

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