Il tema delle prestazioni accessorie offerte dai fondi pensione è certamente uno dei più caldi degli ultimi anni. Come noto i fondi pensione possono offrire prestazioni accessorie di premorienza e invalidità. La copertura può essere facoltativa o obbligatoria. Se la copertura è obbligatoria, il relativo costo incide sul calcolo dell’ISC (indicatore sintetico di costo).

Nel caso dei fondi negoziali va sempre più diffondendosi la previsione di coperture obbligatorie finanziate per tutti gli aderenti con contributi a carico delle parti istitutive. Per la gestione delle prestazioni accessorie i fondi negoziali devono far ricorso a compagnie selezionate mediante procedure di gara trasparenti, che prevedono la pubblicazione dell’estratto del bando su almeno 2 quotidiani fra quelli a maggiore diffusione nazionale o internazionale.

 
Su questo tema è intervenuta recentemente anche l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 8 del 1° aprile 2016 relativa alla tassazione di capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione vita in vigore dal 1° gennaio 2015. 
In particolare è stato chiarito che nel caso di contratti di assicurazione “temporanea caso morte”, i cui premi sono finalizzati interamente alla copertura del rischio demografico, si applica la totale esenzione dall’IRPEF di quanto corrisposto ai beneficiari.

Diversamente, nel caso delle cosiddette polizze vita “miste”, caratterizzate anche da una componente finanziaria, è esente dall’IRPEF il capitale erogato a copertura del “rischio demografico” mentre la parte restante della prestazione corrisposta sarà imponibile in capo ai beneficiari secondo i criteri specificati nella predetta Circolare.

Il tema è stato oggetto di approfondimento nel corso dell’aggiornamento normativo e fiscale del 28 aprile (Roma) e 2 maggio 2016 (Milano).

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