L’art. 6 bis del d.lgs. 252/2005 che applica la direttiva Shareholder Rights II ha previsto l’obbligo, per i fondi pensione italiani dotati di soggettività giuridica e con almeno 100 aderenti, di predisporre e pubblicare la propria politica di impegno o le motivazioni del mancato adempimento (secondo il principio del comply or explain) entro lo scorso 28 febbraio.

Mefop e Assofondipensione hanno condotto un’analisi sui documenti diffusi da 33 fondi pensione negoziali (Fpn), 19 fondi pensione aperti (Fpa) e 19 fondi pensione preesistenti (Fpp) per esaminarne le scelte e le relative motivazioni.
 
Con riferimento a Fpn e Fpp, dall’analisi emerge una netta prevalenza dell’explain rispetto al comply, a cui hanno fatto ricorso rispettivamente 28 Fpn su 33 e 16 Fpp su 19.
Le motivazioni sono riconducibili al peso contenuto delle partecipazioni e alla possibile scarsa incisività delle iniziative; all’ingente volume degli oneri, derivanti dalla conduzione di attività di stewardship, non coerente con l’attuale profilo dei costi dei fondi; al modello di gestione finanziaria delegata che separa le decisioni strategiche, in capo ai fondi pensione, da quelle di investimento, in capo ai gestori finanziari.

I Fpa al contrario hanno optato in maggioranza per il comply (14 sui 19 analizzati), facendo leva sulle politiche di impegno già attuate dalle società istitutrici. 
Tra i fondi pensione che hanno adottato il comply, il perimetro delle attività considerate comprende quasi sempre il monitoraggio delle società partecipate, l’engagement e l’esercizio dei diritti di voto. 

Ultimo ma altrettanto rilevante elemento che emerge dallo studio riguarda la diffusa disponibilità dei fondi, in particolar modo i Fpn, ad aderire a eventuali iniziative consortili. Queste risulterebbero efficaci per tutti: i fondi che hanno optato per l’explain potrebbero intraprendere un percorso graduale verso il comply, quelli che hanno già adottato il comply avrebbero l’opportunità di rafforzare la propria scelta e l’impatto che ne deriva.

Per favorire un graduale avvicinamento ai temi della stewardship, Mefop, su sollecitazione dei soci, ha elaborato un draft di Linee Guida di stewardship con il supporto tecnico di Konstantinos Sergakis, Professore Ordinario di Capital Markets Law and Corporate Governance all'Università di Glasgow. Attraverso la creazione di un laboratorio normativo, mediante il quale acquisire progressivamente familiarità con i principi di governance e arricchire di contenuti una cornice regolamentare “minimalista”, le Linee guida incentivano l’adozione di un approccio graduale e organico alla stewardship.

Un primo draft di Linee guida sarà presentato e discusso con gli operatori del settore e le Associazioni di categoria il prossimo 29 novembre durante il seminario di presentazione. Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina dell'evento.

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