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Stress test EIOPA: istruzioni per l’uso
- Previdenza complementare
- Fondi pensione
L’11 maggio sono scattati gli stress test EIOPA (l’Autorità europea per le assicurazioni e la previdenza) per verificare la solvibilità dei fondi pensione.
Tale esercizio è stato criticato dagli operatori di settore poiché i modelli gestionali dei fondi pensione mantengono forti connotazioni nazionali e mal si presterebbero, quindi, a verifiche che non tengano conto di tali specificità. Inoltre, l'eventuale insolvenza dei fondi pensione non avrebbe impatto significativo sulla stabilità dei sistemi finanziari poiché eventuali risultati negativi ricadrebbero o sugli aderenti, nel caso della contribuzione definita, o sullo sponsor del piano, nel caso della prestazione definita.
Per garantire la robustezza dei risultati, EIOPA punta a coinvolgere un numero di soggetti tali da garantire una copertura di almeno il 50% degli asset gestiti dagli schemi di secondo pilastro. Per raggiungere tale obiettivo, l’individuazione dei fondi pensione partecipanti e l’effettiva implementazione del test sono stati delegati alle autorità nazionali. Risultano coinvolti gli schemi complementari di altri 16 paesi dell’UE oltre a quelli italiani.
Gli stress test in corso sono rivolti sia agli schemi a prestazione definita e ibridi, sia ai piani a contribuzione definita.
Gli schemi a prestazione definita e ibridi sono chiamati a simulare gli effetti che si avrebbero sul patrimonio al verificarsi di due scenari di stress finanziario e di uno scenario demografico sfavorevole. Le simulazioni dovrebbero essere effettuate sia tenendo conto del bilancio redatto in base alla contabilità nazionale, sia secondo le previsioni dell’holistic balance sheet, un tool predisposto da EIOPA per una vigilanza più coordinata e uniforme.
Per quanto riguarda lo stress test dello scenario demografico, i fondi pensione verificano gli effetti di una diminuzione del 20% nei tassi di mortalità per ogni età e per ogni aderente attivo/beneficiario.
I fondi complementari a contribuzione definita stanno testando la resilienza della prestazione pensionistica attesa da tre aderenti tipo a diversi scenari avversi di mercato (baseline, asset price shock, low return), oltre che a uno scenario demografico avverso.
I tre aderenti tipo hanno le seguenti caratteristiche: età residua al pensionamento pari a 30, 20 e 5 anni, contratto di lavoro a tempo indeterminato, soggetto monofamiliare. Gli altri input della simulazione sono: asset allocation, costi, modalità di erogazione della prestazione finale. Lo scenario demografico simulato coincide con quello ipotizzato per gli schemi a prestazione definita e ibridi.
Gli stress test si concluderanno il prossimo 10 agosto e i risultati saranno resi noti in forma aggregata entro il 2015.
RIFERIMENTI
Antonello Motroni
Mefop
In Mefop dal 2006. Laureato in Economia e Commercio, si occupa di analisi economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA. Si occupa dei profili comunitari della previdenza integrativa.