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Le attività finanziarie delle Casse di previdenza, il quadro degli investimenti a fine 2014.

Antonello Motroni
07 marzo 2016
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  • Casse di previdenza

La Covip ha fatto il punto sullo stato dei portafogli delle Casse di previdenza dei liberi professionisti, analizzandone gli attivi e prendendo come criterio di valutazione i prezzi di mercato a fine 2014.

Gli asset mobiliari e immobiliari hanno raggiunto la soglia dei 72 miliardi di EUR, in crescita del 10% rispetto ai livelli del 2013 (66 miliardi di EUR). La principale attività detenuta nei portafogli degli enti di previdenza dei liberi professionisti era rappresentata dai titoli a reddito fisso governativi, pari a 15 miliardi di EUR (21%). Gli investimenti alternativi rappresentavano la seconda classe di attivo per importanza; gli OICR non armonizzati erano infatti pari a 13 miliardi di EUR (18%). Quote rilevanti di attivi risultavano allocate anche in immobili direttamente detenuti dalle Casse e in OICR armonizzati (9 miliardi di EUR in entrambi i casi, 12%). Le obbligazioni emesse da società erano pari a poco meno di 7 miliardi di EUR (9%) e gli investimenti in titoli di capitale erano pari a 6 miliardi (8%).

Tra il 2013 e il 2014 si è registrata una importante variazione nei pesi delle classi di attivo in portafoglio. Si è notevolmente rafforzata l’incidenza degli investimenti nei mercati azionari, che sono cresciuti del 43%. Si è accresciuta anche l’incidenza delle risorse detenute in investimenti illiquidi, con gli OICR non armonizzati aumentati del 22%. Anche le attività allocate nei titoli di stato hanno registrato un apprezzamento rispetto ai valori del 2013, che è stato pari al 18%. Di contro, continua a scendere l’incidenza degli investimenti in immobili detenuti direttamente dalle casse di previdenza, che sono diminuiti del 24% e quella delle partecipazioni in società immobiliari (-12%).   

L’investimento in immobili ha sempre rappresentato, e tuttora costituisce una delle pietre angolari dei portafogli delle Casse di previdenza. Nel complesso, a fine 2014  circa un terzo delle risorse era allocato in investimenti di natura immobiliare, sia diretti sia indiretti. Da alcuni anni, tuttavia, è in atto una modifica delle modalità dell’investimento immobiliare. Gli immobili di proprietà delle Casse stanno progressivamente riducendosi a favore delle forme di investimento indiretto. Tra il 2013 e il 2014 gli investimenti in OICR non armonizzati immobiliari sono diventati la principale forma di allocazione immobiliare, sostituendosi alla proprietà diretta degli immobili.  Un numero crescente di Enti previdenziali dei liberi professionisti sta conferendo quote di immobiliari in fondi di real estate istituiti direttamente dalla Cassa. Tale scelta offre agli enti di previdenza dei liberi professionisti una serie di vantaggi che rendono l’investimento immobiliare più efficiente. Prima di tutto il conferimento al veicolo finanziario dedicato libera le Casse quotiste dai rischi connessi al property management che vengono traslati sul gestore del fondo. Le Casse, inoltre, beneficiano di una plusvalenza contabile legata alla più elevata valorizzazione dei cespiti in fase di conferimento al fondo immobiliare rispetto a quelli con cui gli immobili stessi sono stati iscritti nel bilancio della cassa. Rimane stabile e sostanzialmente marginale l’investimento immobiliare realizzato tramite le partecipazioni in società immobiliari.

L’home bias degli enti pensionistici dei liberi professionisti risulta essere elevato poiché poco meno della metà degli attivi risulta essere allocato in attività finanziarie emesse da soggetti italiani (46%). L’impiego immobiliare nel suo complesso (investimenti diretti, per il tramite di OICR non armonizzati e società immobiliari) rappresenta la principale forma di investimento a beneficio dell’economia italiana. Di contro, più ridotto risulta essere il coinvolgimento delle Casse nel rischio d’impresa delle aziende italiane, poiché soltanto il 4% degli attivi è allocato in titoli di capitale (2%) e di debito (2%) di imprese italiane. Consistente è invece il contributo offerto al sostegno del debito pubblico italiano, poiché a fine 2014 l’investimento in titoli di stato emessi dall’Italia rappresentava il 14% degli attivi delle casse di previdenza dei liberi professionisti (circa 10 miliardi di EUR).      

Per approfondire

COVIP - Enti previdenziali privati – quadro di sintesi degli investimenti al 31 dicembre 2014

 

Antonello Motroni
Mefop

In Mefop dal 2006. Laureato in Economia e Commercio, si occupa di analisi economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA. Si occupa dei profili comunitari della previdenza integrativa.