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Il punto sulle casse di previdenza nella Relazione Covip per il 2020
- Welfare liberi professionisti
- Vigilanza
- Casse di previdenza
La presentazione della relazione Covip per il 2020, lo scorso 14 giugno, è stata l’occasione per fare il punto anche sugli enti di previdenza dei liberi professionisti. A fine 2019 (i dati relativi al 2020 sono attualmente in fase di raccolta) le attività complessivamente detenute hanno raggiunto 95,9 mld di Euro (+10,3% rispetto al 2018), investite per poco meno della metà in Oicr (49,3% pari a 47,3 mld di Euro).
Gli attivi appaiono molto concentrati: la prima cassa (Enpam) ne detiene oltre ¼ (26,1%, pari a 25 mld di Euro), i primi due enti (Enpam e Cassa Forense) ne detengono il 42%, le prime cinque casse (Enpam, Cassa Forense, Inarcassa, CNPADC e Fondazione Enasarco) detengono congiuntamente il 74% delle attività.
Anche l’allocazione degli attivi appare piuttosto concentrata: se non si tiene conto del look through degli Oicvm, ben l’87% delle gestioni istituite dalle casse (l’Inpgi e la Fondazione Enpaia hanno istituito al loro interno, rispettivamente, una e due gestioni patrimonialmente separate ai sensi del d. lgs. 103/1996, destinate a specifiche collettività di riferimento ) alloca almeno il 50% dell’attivo in due componenti, tale percentuale scende all’83% se si conteggiano i sottostanti dei fondi armonizzati (Cfr. Tavola 1).
Se non si considera il look through degli Oicvm, questi ultimi risultano essere la principale componente del portafoglio; se, di contro, si tiene conto del look through degli Oicvm, le principali classi di attivo detenute in portafoglio sono i titoli di stato e gli investimenti immobiliari.
Alla fine del 2019 il saldo previdenziale è stato positivo per tutti gli enti, ad eccezione di due: Inpgi (Ago) e Cipag. L’ammontare dei saldi previdenziali negativi delle due casse è rimasto invariato rispetto al 2019.
Il Presidente della Covip ha colto l’occasione per rimarcare ancora una volta il fatto che la riforma delle casse delineata nel d.m.- 98/2011 rimanga tuttora inattuata nella parte relativa ai limiti agli investimenti, limitando la capacità dell’autorità di svolgere al meglio le funzioni ad essa attribuite dalla legge.
Nell’attesa che il laborioso iter di approvazione del regolamento sulla disciplina degli investimenti possa giungere a conclusione, il Presidente dell’autorità ha ricordato il continuo impegno della Covip, le cui attività hanno portato alla risoluzione di criticità e problematiche emerse nelle attività di controllo. Al fine di potenziare la strumentazione di vigilanza, nel corso del 2020 la Covip ha dato avvio alla riforma del Manuale delle segnalazioni statistiche e di vigilanza che inizia a essere applicato a partire dal 2021.
Il nuovo schema segnaletico è pensato per elevare il livello quali/quantitativo dei dati, anche grazie all’implementazione di controlli automatici. In tal modo la Covip potrà accrescere gli elementi informativi a beneficio dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia per l’esercizio delle relative funzioni, nella convinzione che ciò possa favorire una migliore consapevolezza da parte delle stesse casse delle caratteristiche dei propri portafogli, con effetti positivi sull’efficienza della gestione delle risorse.
Antonello Motroni
Mefop
In Mefop dal 2006. Laureato in Economia e Commercio, si occupa di analisi economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA. Si occupa dei profili comunitari della previdenza integrativa.