I mandati di gestione sono caratterizzati nella maggior parte dei casi da uno stile di gestione attivo sia per quanto riguarda i fondi pensione negoziali (Fpn), che i fondi pensione preesistenti (Fpp).

Nel caso dei Fpn, le gestioni attive pesano rispettivamente il 96,2% dei mandati e il 93,7% del patrimonio gestito. I mandati attivi sono prevalentemente generalisti (il 63,8% in termini di masse gestite): i Fpn chiedono quindi ai propri gestori di spaziare tra le diverse categorie di attivo.  
La stessa distinzione può essere fatta tra i mandati di gestione passiva, che risultano quasi equipesati (52,1% generalisti e 47,9% specialisti). 

Anche nei Fpp monitorati le convenzioni di gestione presuppongono uno stile perlopiù attivo (nel 77,5% dei mandati, riferiti al 76,9% dell’attivo gestito). Cresce tuttavia la quota di patrimonio riconducibile ai mandati passivi rispetto ai Fpn: 22,5% con riferimento al numero dei mandati e 23,1% relativamente al patrimonio. 
La principale differenza, tuttavia, sta nel fatto che tra i Fpp i mandati specialisti sono nettamente superiori a quelli generalisti, sia nel caso di gestione attiva (57,9% contro 42,1% dei generalisti) che passiva (86,7% rispetto a 13,3% dei generalisti).

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