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L’investimento in OICR dei fondi pensione aperti
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In questo numero di Pillole di Previ|DATA si approfondisce il tema degli investimenti in OICR dei fondi pensione aperti.
In base a quanto indicato nel manuale COVIP delle segnalazioni statistiche, le analisi considerano gli investimenti in OICR diversi dai fondi immobiliari, qualora l’allocazione sia superiore al 10% del patrimonio del comparto. Gli investimenti in OICR immobiliari sono sempre considerati; gli investimenti in Fia vengono rendicontati solo nel caso in cui abbiano un peso sul patrimonio superiore al 2%.
L'analisi fa riferimento a 39 Fondi pensione aperti (su un totale di 40), l'investimento in OICR è riportato da 31 enti; quelli non considerati potrebbero detenere investimenti in OICR, in misura inferiore alle soglie sopra richiamate, e quindi non essere soggetti a segnalazione.
I fondi pensione aperti investono in OICR un ammontare di 5,6 miliardi di euro (pari al 18,4% del patrimonio complessivo del campione); di questi, quasi il 90% sono impiegati in OICVM.
Oltre la metà degli OICR hanno come sottostante titoli di capitale (3,2 miliardi di euro) e il circa il 36% titoli di debito (2 miliardi di euro).
L’esposizione geografica delle obbligazioni detenute tramite gli OICR armonizzati è orientata verso i paesi europei, ovvero la Francia (15,1%), l’Italia (13,3%) e la Germania (7,1%). Consistente anche la quota destinata agli Stati Uniti (9,7%). Quanto alla valuta, tali investimenti sono denominati in euro per il 68,6% e in dollaro statunitense per il 25,4%. Il 57,2% dei sottostanti sono emessi da stati e altri organismi internazionali, a seguire si collocano le imprese non finanziarie (23,0%) e finanziarie (19,8%). Relativamente al rating, con una percentuale che si attesta intorno al 66%, la gran parte dei titoli obbligazionari è di tipo investment grade. Infine, per quanto concerne la duration, questa nel 46,5% dei casi è compresa tra tre e dieci anni e nel 23,9% tra uno e tre anni.
Ponendo l’attenzione agli OICR non armonizzati con sottostante titoli di debito, si osserva che il nostro paese è il principale emittente (21,4%), segue la Francia (9,9%), i Paesi Bassi (8,5%) e gli Stati Uniti (7,7%). Da ultimo, il 97,4% del patrimonio è emesso dagli stati e altri organismi internazionali e il 93,9% è privo di rating.
La componente azionaria investita mediante OICVM afferisce principalmente agli Stati Uniti (54,2%); gli investimenti domestici si posizionano al secondo posto con una copertura dell’11,7%. Quanto alla valuta prevalgono il dollaro USA e l’euro con una percentuale, rispettivamente, del 53,2% e del 29,3%.
Per quanto riguarda il settore economico, le risorse sono principalmente rivolte verso il comparto IT (19,6%), finanziario (15,9%) e industriale (13,5%).
In conclusione, considerando gli altri OICR, i paesi in cui si investe maggiormente sono il Lussemburgo (15,7%), il Regno Unito (15,6%), la Francia (15,1%) e l’Italia (11,8%). La distribuzione settoriale mostra una forte tendenza ad investire nel settore finanziario.
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