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La legge delega sulle politiche per le persone anziane e la non autosufficienza: quali sono i prossimi passi?

Chiara Costantino
03 aprile 2023
TEMI MEFOP
  • Sanità integrativa
  • Non autosufficienza
DESTINATARI
  • Fondi sanitari

Lo scorso 22 marzo è stata approvata la legge delega sulle politiche per le persone anziane.

Il provvedimento darà vita ad un processo riformatore del sistema di welfare statale, con l’obiettivo primario di adeguarlo all’evoluzione dei bisogni di una popolazione anziana sempre più numerosa e longeva. L’amministrazione competente per la declinazione pratica di tale riforma è il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il provvedimento, che consentirà l’attuazione di alcune norme della legge di bilancio 2022 e rappresenta uno degli obiettivi del Pnrr, prende le mosse dal riconoscimento del diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio e dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente.

Tale semplificazione, insieme alla creazione dei “punti unici di accesso” (Pua) diffusi sul territorio, consentirà di effettuare in un unico contesto una valutazione completa e approfondita, finalizzata a definire un “progetto assistenziale individualizzato” (Pai) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie, sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana.

Nel provvedimento trovano spazio altresì la definizione di una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana, la promozione di misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale, la promozione di nuove forme di coabitazione solidale per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale – anche nell’ambito di case famiglia e condomini solidali aperti a familiari, volontari e prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi –, la promozione d’interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane, l’integrazione degli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) e del servizio di assistenza domiciliare (Sad), il riconoscimento del diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice, la previsione d’interventi a favore dei caregiver familiari.

Vengono demandate ai decreti legislativi delegati le definizioni di persona anziana, di popolazione anziana non autosufficiente; e del sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (Snaa).

Nell'esercizio delle deleghe, inoltre, il Governo dovrà tenere in considerazione principi e criteri direttivi generali quali:

  • la promozione del valore umano, psicologico, sociale, culturale ed economico di ogni fase della vita delle persone
  • il riconoscimento del diritto delle persone anziane a determinarsi in maniera indipendente, libera, informata e consapevole con riferimento alle decisioni che riguardano la loro assistenza, nonché alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio entro i limiti e i termini definiti dalla programmazione integrata socio-assistenziale
  • il riconoscimento degli specifici fabbisogni di assistenza delle persone anziane con pregresse condizioni di disabilità
  • e la riqualificazione dei servizi di semiresidenzialità, di residenzialità temporanea o di sollievo e promozione dei servizi di vita comunitaria e di coabitazione domiciliare.

La legge in commento chiede, tra l’altro, al Governo di adottare entro il 31 gennaio 2024 decreti legislativi per la definizione di misure intese alla promozione dell'invecchiamento attivo e della dignità, autonomia e inclusione sociale degli anziani e alla prevenzione della loro fragilità.

All’interno del corpus normativo, sono particolarmente rilevanti ai nostri fini gli articoli 4 e 5 che riguardano espressamente il tema della non autosufficienza:

  • la delega di cui all’articolo 4 mira a riordinare, semplificare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso l’individuazione di un unico centro di spesa e di responsabilità nell’ambito dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps), nonché di potenziare progressivamente le azioni e gli interventi finalizzati all’attuazione di Missioni già contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)[1]
     
  • nell’articolo 5 è invece contenuta una delega in materia di politiche per la sostenibilità economica e flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti, da esercitarsi entro il 31 gennaio 2024. Il Legislatore delegante punta innanzitutto al progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali in favore delle persone anziane non autosufficienti: a tal fine è prevista - in via sperimentale - una prestazione universale graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ed erogabile sotto forma – e in modalità integrata – di trasferimento monetario e di servizi alla persona. Gli aventi titolo all’indennità di accompagnamento – secondo i criteri validi a tutt’oggi – possono optare in maniera espressa per tale nuova prestazione
     
  • altri elementi che il Governo è chiamato a sviluppare sono: la ricognizione e il riordino delle agevolazioni contributive e fiscali volte a sostenere la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente, la definizione delle modalità di formazione del personale addetto al supporto e all’assistenza delle persone anziane, il miglioramento delle condizioni di vita individuali dei caregiver familiari.

Il nuovo assetto che scaturirà da questo provvedimento e, in particolare, l’enfasi posta sulla attività di presa in carico integrata dell’anziano nei territori costituirà una base coerente anche per le politiche sussidiarie in ambito socio sanitario. La strada è ancora lunga e il nostro auspicio è che da una parte venga riconosciuto il ruolo che i fondi sanitari possono giocare in ambito socio sanitario e dall’altra che il nuovo modello di tutela integrata e territoriale possa estendersi a tutti i casi di fragilità, ivi compresi quelli non legati alla mera età anagrafica.  

 

[1] Missione 5, componente 2; Missione 6, componente 1.

 

Chiara Costantino
Mefop

In Mefop dal 2013. Laureata con lode in Giurisprudenza. Si occupa di consulenza legale e formazione, collabora alla redazione delle pubblicazioni giuridiche. Segue il coordinamento editoriale della rivista Prospettive. Cura inoltre gli aspetti normativi dei fondi sanitari, del welfare aziendale e dei premi di risultato.