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PanEuropean Personal Pensions al traguardo. Quali sono gli elementi rilevanti?

Antonello Motroni
01 aprile 2019
TEMI MEFOP
  • Previdenza complementare
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  • Fondi pensione

Dopo l’approvazione del Consiglio degli ambasciatori Ue il 13 febbraio e il voto favorevole dell’Econ Committee (Comitato affari economici e monetari del Parlamento Ue) lo scorso 1marzo, i Pepp sono ormai in vista del traguardo.

Quali sono i punti salienti della nuova forma pensionistica di terzo pilastro che, in prospettiva, potrebbe avere effetti rilevanti sugli assetti della previdenza integrativa Ue e italiana in particolare?

Il Pepp è un piano pensionistico a adesione individuale che potrà essere istituito da banche, assicurazioni (ramo vita), piani pensionistici (Iorp) a adesione individuale, imprese d’investimento che svolgono gestione di portafoglio, società di gestione e GeFia. La distribuzione sarà inoltre consentita agli intermediari assicurativi e alle imprese d’investimento che svolgono consulenza in materia d’investimenti.

L’istituzione del Pepp prevede la richiesta di registrazione alla competente autorità nazionale che, una volta raccolta la documentazione e verificato il rispetto delle norme, trasmetterà gli atti a Eiopa che iscriverà il Pepp nell’albo. Tale registrazione fungerà da “Passaporto Ue” e consentirà la commercializzazione nella Ue sulla base dei principi di libertà di movimento e di stabilimento.

Uno dei punti di forza del Pepp è la possibilità di continuare a contribuire al medesimo prodotto in caso di cambio di residenza da un paese Ue a un altro paese Ue. La portabilità sarà possibile grazie all’apertura di sub-account nazionali all’interno di ogni conto individuale. Tali sub-account dovranno replicare il quadro normativo previsto da ciascun paese Ue. I sub-account potranno essere gestiti anche mediante partnership con altri operatori. Se la portabilità non potrà essere assicurata l’aderente potrà trasferirsi gratuitamente ad un altro Pepp.

In materia di distribuzione, ad eccezione delle assicurazioni e degli intermediari assicurativi che faranno riferimento alla direttiva sulla distribuzione assicurativa, gli altri intermediari dovranno applicare la direttiva MiFID2.

In fase di collocamento agli aderenti andrà reso disponibile il Kid in formato elettronico, il cui contenuto è dettagliato nel regolamento. Al potenziale aderente va inoltre rilasciata una raccomandazione personalizzata che spieghi le ragioni per cui il Pepp che si accinge a sottoscrivere sia l’opzione più adeguata a soddisfare i suoi bisogni pensionistici, precedentemente desunti direttamente dal potenziale sottoscrittore. Da ultimo, questo andrà provvisto con una simulazione personalizzata delle prestazioni del Pepp che sta per sottoscrivere, basata sulla prima data utile di fruizione della prestazione.

In fase di accumulo l’aderente riceverà il Prospetto delle prestazioni del Pepp con la proiezione della pensione (analogamente a quanto avviene per i Fp) oltre che, tra gli altri, i costi sopportati negli ultimi 12 mesi e i rendimenti degli ultimi 10 anni.

L’offerta non potrà superare le 6 linee d’investimento inclusa l’opzione di default (Basic Pepp). I comparti potranno prevedere sia strategie life cycle sia l’uso di garanzie. Gli attivi dei Pepp istituiti da Iorp, GeFia e imprese d’investimento che svolgono gestione di portafoglio saranno custoditi presso un depositario. La fase di decumulo del Pepp è rimessa alle previsioni nazionali e potrà prevedere, a discrezione del provider, il ricorso a rendite, erogazioni in capitale e forme di income drowndown o loro combinazioni.      

L’affermazione dei Pepp passa dalla previsione di un regime fiscale favorevole. Il regolamento non affronta tale profilo che viene rimandato ai governi nazionali i quali, nel decidere, potranno valutare la raccomandazione della Commissione Ue allegata alla proposta di regolamento nella quale si auspica l’estensione ai Pepp del regime fiscale riconosciuto ai Fp a adesione individuale in ciascun paese Ue, anche se non sono perfettamente omogenei.

 

 

Antonello Motroni
Mefop

In Mefop dal 2006. Laureato in Economia e Commercio, si occupa di analisi economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA. Si occupa dei profili comunitari della previdenza integrativa.