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La proposta sostenibile di Cometa per i fondi negoziali
- Previdenza complementare
- Finanza Sostenibile
- Fondi pensione
- Operatori di mercato
I fondi pensione negoziali hanno una forte specificità rispetto alle altre forme della previdenza complementare. Essi nascono dalla contrattazione collettiva, dal confronto tra rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro di un dato settore, e sono dunque al servizio di una ben definita comunità. L’obiettivo principale è naturalmente il conseguimento di un extrarendimento (rispetto alla rivalutazione del TFR) che assicuri ai lavoratori un tasso di sostituzione alla pensione più soddisfacente: un obiettivo generalmente conseguito dai fondi nel lungo periodo, come certifica la Covip.
Al di là della gestione finanziaria, i fondi negoziali avrebbero altri strumenti per sostenere gli interessi dei loro aderenti. Alcuni di questi dovrebbero essere attivati dalla politica economica, come l’introduzione di misure che favoriscano l’investimento di parte delle risorse dei fondi nell’economia italiana e negli specifici settori di attività dei fondi, con garanzia sui rendimenti. Ma ciò implicherebbe una seria politica della previdenza complementare di cui sin qui non c’è stata traccia. Vedremo in futuro.
Ciò che invece i fondi possono fare direttamente nell’interesse dei loro aderenti è impegnarsi sul versante della politica di voto nelle assemblee delle imprese di cui posseggono pacchetti azionari, a sostegno di una sempre maggiore sostenibilità sociale, ambientale e di governance.
Credo sia utile a riguardo descrivere l’esperienza di Cometa, il fondo pensione dei lavoratori metalmeccanici, in prima linea su questi temi sin dall’adesione, nel 2010, all'iniziativa “Principles for Responsible Investment” lanciata dalle Nazioni Unite. Ebbene, Cometa dal 2022 ha introdotto un salto di qualità nel suo approccio alla sostenibilità.
Con alcune delibere stringenti, che descrivono in dettaglio i percorsi operativi e impegnano fortemente il cda, Cometa ha infatti deciso di partecipare alle assemblee delle società italiane e straniere di cui possiede azioni esercitando il diritto di voto sulla base dei princìpi che regolano le relazioni industriali nel settore metalmeccanico. Cometa ha individuato nel contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, sintesi delle conquiste e del modello sociale convenuto dalle parti istitutive del settore trainante dell’economia italiana, la carta fondamentale a cui ispirarsi. Ciò significa che Cometa ha iniziato a partecipare alle assemblee delle società, votando e producendo dichiarazioni di voto sui punti all’ordine del giorno che stanno a cuore ai lavoratori del settore, e che riguardano la sostenibilità sociale, ambientale e di governance delle imprese.
Cometa vota positivamente tutte le volte che le imprese si muovono per la promozione dell'occupazione, la cultura della sicurezza e la prevenzione di incidenti e malattie nei luoghi di lavoro, le pari opportunità tra uomo e donna e contro ogni discriminazione legata alle scelte di orientamento sessuale, l'integrazione dei lavoratori migranti, la tutela dei diritti sindacali, la tutela della maternità e della paternità, il sostegno al welfare contrattuale, la riqualificazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori, la tutela dell’ambiente, la promozione di modelli di governance trasparenti e inclusivi.
Le delibere assunte da Cometa prevedono il voto contrario nei casi in cui le aziende partecipate dal Fondo si muovono in direzione contraria a questi princìpi. In queste circostanze, il Fondo, anche in cordata con altri soggetti, può promuovere azioni di dialogo (engagement), per spingere quelle imprese in una direzione maggiormente sostenibile, e arrivare al disinvestimento nel caso di imprese che dovessero risultare reiteratamente chiuse alle istanze del Fondo.
Cometa opera nella consapevolezza – verificata dalla letteratura – che gli “investimenti etici” e la politica di voto non vanno a detrimento dei rendimenti, per assicurare i quali prova sempre più ad efficientare i processi e abbattere i costi amministrativi e di gestione finanziaria. Inoltre, per partecipare nella maniera più informata alle assemblee, ha selezionato un advisor che istruisce la partecipazione al voto caso per caso.
Dopo le prime esperienze di voto sui temi delle pari opportunità nel 2022 - nelle assemblee di Intesa San Paolo, Enel, Poste Italiane, Recordati, Diasorin e Nexi - questa attività sta entrando nel vivo, interessando circa 200 assemblee aziendali. Le partecipazioni al voto vengono riportate in una specifica sezione sul sito di Cometa; ciò consente agli aderenti di Cometa, e in generale ai lavoratori metalmeccanici italiani, di vedere come il loro fondo si batte per i diritti dei lavoratori e in generale per i temi della sostenibilità.
Cometa è il più grande fondo pensione italiano, ha 460mila iscritti e circa 13 miliardi di patrimonio gestito. E per questo possiede alcuni i pacchetti azionari significativi, in alcuni casi plurimilionari. Certo, difficilmente il suo voto potrà essere determinante nelle assemblee, a meno che altri investitori non sostengano quelle stesse posizioni con il loro voto.
In ogni caso, qualunque sia il peso concreto del suo voto, Cometa partecipa e difende gli interessi della sua comunità. La proposta che implicitamente Cometa rivolge ai fondi negoziali italiani è quella di muoversi in questa direzione - auspicabilmente sperimentando nuove forme di collaborazione tra i fondi - ma ognuno secondo le sue specificità e sensibilità.
L’esortazione è a partecipare al voto nelle assemblee delle società non in ragione di generici princìpi di sostenibilità, ma sulla base dei valori condivisi dalle comunità di riferimento dei singoli fondi. Impegnarsi nella politica di voto è una grande opportunità per rilanciare la previdenza complementare, esaltare la specificità dei fondi negoziali, indirizzare il risparmio pensionistico nella promozione di un futuro sostenibile per l’ambiente, l’economia, le persone, dando finalmente un senso all’espressione “finanza sostenibile”.
Riccardo Realfonzo
Ordinario di economia politica nell’Università del Sannio. Dal 2021 è Presidente del fondo pensione Cometa.