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I rendimenti dei fondi pensione negoziali

15 aprile 2024
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Il 2023 è stato un anno di ripresa per il mercato finanziario; le prospettive future sul taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, conseguenti al rallentamento dell’inflazione (secondo gli ultimi dati Istat, nel 2023 i prezzi hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto all’8,1% nel 2022), hanno condizionato positivamente i corsi dei titoli obbligazionari e azionari. 

I fondi pensione negoziali, beneficiando del contesto, hanno recuperato una buona parte delle perdite registrate nel 2022. In prima linea si collocano i comparti con un’elevata componente di capitale: le linee azionarie hanno chiuso l’anno con un rendimento medio del 9,8%, registrando un valore minimo dell’8,0% e un valore massimo dell’11,8%. Le linee bilanciate, con fluttuazioni più ampie rispetto alle azionarie, hanno ottenuto una performance media del 7,5%, un minimo dell’del 6,0% e un massimo dell’11,4%.

Anche i comparti obbligazionari misti e garantiti, nonostante siano caratterizzati da un portafoglio composto prevalentemente da titoli di debito (asset class particolarmente sensibile alle variazioni dei tassi di interesse), hanno ottenuto buoni risultati: gli obbligazionari misti hanno reso in media il 7,2%, con un minimo pari al 5,6% e un massimo pari all’8,4%. I garantiti, pur attestandosi come i meno performanti, hanno ottenuto in media un rendimento del 4,2% (valore superiore rispetto alla rivalutazione del Tfr che è stata dell’1,6%).

Esaminando l’orizzonte temporale di due anni si evidenzia una riduzione dei rendimenti per tutte le tipologie di comparto, situazione del tutto prevedibile viste le performance negative del 2022. Tuttavia, ampliando di un solo anno l’analisi i rendimenti medi ritornano positivi, ad eccezione di quelli dei comparti garantiti: considerando un periodo triennale i comparti azionari registrano un rendimento medio del 2,6% e i rendimenti medi dei comparti bilanciati e obbligazionari misti assumono valori positivi e prossimi allo zero. Le linee garantite si inseriscono in territorio negativo con una performance media pari a -0,3%.

L’andamento di un fondo pensione deve essere valutato in un orizzonte temporale coerente con l’obiettivo previdenziale. Infatti, in base ai dati Covip (La previdenza complementare – I principali dati statistici) da inizio 2014 a fine 2023 tutti i comparti dei fondi pensione negoziali hanno ottenuto delle performance positive, registrando un rendimento generale, al netto dei costi e della fiscalità, del 2,4%.

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