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I rendimenti dei fondi pensione preesistenti
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Dopo le ingenti perdite registrate nel 2022 sembra essere ritornato il sereno per il settore della previdenza complementare. I rendimenti dei fondi pensione preesistenti nel 2023, al pari delle altre tipologie di fondo, hanno segno positivo.
Le linee di investimento più rischiose hanno ottenuto i migliori risultati: gli azionari chiudono l’anno con un rendimento medio dell’11,5% (con un minimo del 6,4% e un massimo del 15,9%) e i bilanciati del 7,7% (con un minimo del 5% e un massimo del 10,3%).
Le linee obbligazionarie miste e garantite, nonostante siano caratterizzate da un portafoglio prevalentemente obbligazionario (asset class sensibile alle variazioni dei tassi di interesse), hanno registrato ottime performance medie: le prime del 5,0% (massimo del 6,5% e minimo del 3,0%) e le seconde del 4,3% (massimo del 7,6% e minimo del 2,0%).
Ampliando l’orizzonte a due anni tutte le linee di investimento presentano rendimenti medi con valori collocati in territorio negativo; tale situazione è del tutto prevedibile visti i ribassi dei valori quota nel 2022. Nonostante ciò, considerando un arco temporale di 3 anni si evidenzia un netto miglioramento dei rendimenti medi: gli azionari si posizionano in vetta alla classifica (4,2%), a seguire i bilanciati (1,1%), i garantiti (0,5%) e gli obbligazionari misti (-0,2%).
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