Blog Mefop
La sanità integrativa continua ad evolvere tra importanti input normativi e riforme annunciate
- Sanità integrativa
- Non autosufficienza
- Ssn
- Fondi pensione
Sono passati ormai diversi mesi dall’emanazione della Legge concorrenza 5 agosto 2022 e dei decreti ministeriali che hanno investito, seppur marginalmente, il sistema della sanità integrativa. Nonostante questo silenzio del nostro legislatore, il fenomeno della sanità integrativa è interessato da diversi processi evolutivi che si sono generati in parte in modo naturale per via della crescita dimensionale e della maturazione del settore e in parte in modo reattivo ad una serie di fattori collegati al più ampio contesto del mercato della salute privata e delle sue possibili evoluzioni.
In questi ultimi mesi abbiamo, infatti, assistito a importanti processi di restyling delle coperture dei fondi che hanno orientato la propria operatività all’area dei grandi rischi, della cronicità, della fragilità e razionalizzato le coperture legate ai cd. rischi di frequenza (visite specialistiche; diagnostica ed odontoiatria).
A ben vedere, questo fenomeno ha due matrici, una tecnica legata alla sostenibilità economica sia per le gestioni dirette dei fondi che per quelle esternalizzate ai provider, un’altra invece più di sistema. In tal senso è possibile osservare come gli input normativi finalizzati a potenziare il ruolo dei Fondi sui settori più critici del Servizio sanitario nazionale - così come l’enfasi posta dal legislatore sulla prevenzione, la cronicità, le prestazioni sociali e socio sanitarie - abbiano spinto i fondi ad anticipare un processo ormai delineato da tempo ma mai affermato in modo precettivo dal legislatore e dal Ministero. Un forte impulso è sicuramente dovuto anche ai numerosi studi e alle iniziative avviate anche a livello politico sulla tematica dell’invecchiamento e della salute dei cittadini.
Molte di queste valutazioni emergono dalla attività quotidiana che Mefop volge a favore di molti soci e stakeholder, mentre alcune di queste emergono da analisi precise condotte perso i fondi soci nell’ambito della nostra Survey annuale che presenteremo ai nostri soci in occasione della riunione annuale di febbraio e da cui emergono alcuni dati importanti, legati all’evoluzione organizzativa, alle crescenti attività di internalizzazione del rischio e all’innovazione dei processi gestionali.
Modifiche e innovazioni normative
Nel 2022, con la legge annuale per il mercato e la concorrenza (legge 5 agosto 2022, n. 118), il legislatore è intervenuto sul testo del noto articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 da un lato ampliando, in maniera esplicita, l’elenco delle prestazioni che rientrano nell’ambito di intervento dei fondi integrativi del servizio sanitario nazionale e dall’altro, riconoscendo in capo al Ministero della Salute alcune nuove funzioni di studio e ricerca, attraverso l’istituzione del nuovo Osservatorio nazionale permanente dei Fondi sanitari integrativi (Ofsi). Il nuovo testo dell’articolo 9, peraltro, vede rafforzato il ruolo di monitoraggio svolto dall’Anagrafe dei Fondi sanitari.
In termini di modifiche al testo normativo, va senz’altro evidenziato l’ampliamento dell’ambito di applicazione dei fondi integrativi del Ssn.
Alle prestazioni di cui al comma 4 dell’art. 9, che si caratterizzano per essere aggiuntive rispetto ai LEA e comunque integrate con il SSN, sono aggiunte infatti:
- c-bis) le prestazioni di prevenzione primaria e secondaria che non siano a carico del Servizio sanitario nazionale;
- c-ter) le prestazioni di long term care (LTC) che non siano a carico del Servizio sanitario nazionale;
- c-quater) le prestazioni sociali finalizzate al soddisfacimento dei bisogni del paziente cronico che non siano a carico del Servizio sanitario nazionale, ferma restando l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 26 della legge 8 novembre 2000, n. 328.
Queste voci oltre ad ampliare il novero delle prestazioni tipiche dei cd. Fondi doc, estendono anche le prospettive dei Fondi sanitari sostitutivi andando per la prima volta a riferirsi a classi di prestazioni strategiche per il ruolo sussidiario svolto dai Fondi.
Il riferimento alla prevenzione, alla cronicità e alla non autosufficienza, infatti, è la precisa conseguenza di un monito legislativo (cfr. Patto per la salute, PNRR e Reporting System 2021 dell’Anagrafe dei Fondi sanitari) e sostanzia di fatto una prassi in cui i fondi sanitari stanno attribuendo un'importanza notevole a queste aree di rischio.
Sempre rimanendo sul tema prestazionale, deve essere messa in evidenza anche la nuova formulazione del comma c-ter). Per la prima volta si fa riferimento alla categoria delle prestazioni di “Long term care” in una visione ampia che comprende tutte le prestazioni, sociali, sociali a rilevanza sanitaria e sanitarie a rilevanza sociale.
Oltre alle citate modifiche, nell’art. 9 viene rafforzato il ruolo dell’Osservatorio sui Fondi sanitari istituito presso il Ministero della Salute con finalità di studio e ricerca sul complesso delle attività delle forme di assistenza complementare e sulle relative modalità di funzionamento e la cui organizzazione e il cui funzionamento sono disciplinati con apposito decreto del Ministro della salute.
In questo quadro, con finalità attuative, sono stati emanati due decreti del Ministero della salute:
- il primo del 15 settembre 2022 disciplina la costituzione e l’organizzazione del predetto Osservatorio che opererà presso la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute; l’Osservatorio svolgerà la propria attività con finalità di studio e ricerca sul complesso delle attività delle forme di assistenza complementare e sulle relative modalità di funzionamento
- il secondo decreto, del 30 settembre 2022, disciplina invece il Cruscotto delle prestazioni dei Fondi sanitari che si inserisce con finalità di monitoraggio nella piattaforma del Nuovo sistema informativo sanitario (Nsis) e si interfaccia con il già noto Sistema informativo anagrafe dei Fondi sanitari (Siaf). L’implementazione del Cruscotto è stata prevista in forma sperimentale – non obbligatoria – per la durata di due anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto.
L’Osservatorio sui fondi sanitari è stato regolarmente incardinato nelle sue funzioni e nei prossimi mesi potrebbe cominciare a produrre i primi output a partire dalla scheda di raccolta dati, denominata “cruscotto delle prestazioni dei Fondi sanitari” che dovrebbe rappresentare la base di partenza per i lavori di questo organismo a cui sono comunque attribuite anche funzioni di studio, ricerca e innovazione normativa.
Aspetti da attenzionare nel completamento del progetto di scambio dati con l’Anagrafe dei Fondi sanitari: i contenuti del Cruscotto delle prestazioni
Il Cruscotto è stato istituito per rispondere all’esercizio delle funzioni di monitoraggio sui Fondi sanitari e con la finalità di identificare, in maniera specifica e univoca, le singole prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate dai Fondi sanitari integrativi, attestati dall’Anagrafe Fondi sanitari del Ministero della salute, nonché i costi sostenuti e le varie tipologie di cittadini che ne possono usufruire. L’obiettivo è quello di ampliare il novero delle informazioni relative alla qualità delle prestazioni e al livello dei servizi assicurato dai Fondi.
Tale flusso informativo è inserito nella piattaforma del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) e si interfaccia con il Sistema Informativo Anagrafe dei Fondi sanitari (SIAF). A regime, dunque, si instaurerà uno scambio di informazioni costante e continuo tra fondi e Ssn; i dati inseriti dai primi potranno essere valutati non solo ai fini di controllo ma anche in vista della futura attività di programmazione sanitaria, una programmazione che per la prima volta riconosce un peso specifico al sistema di prestazioni oggi garantito dai Fondi sanitari ai propri iscritti.
Particolare rilevanza assume l’art. 3 del decreto del 30 settembre, nella parte in cui cristallizza le principali aree di prestazione che sono mappate nell’ambito del cruscotto e annuncia la definizione di una serie di indicatori che verranno definiti dall’Anagrafe dei Fondi sanitari. Proprio il contenuto di tale norma potrebbe creare alcune preoccupazioni nel sistema dei Fondi sanitari sostitutivi di cui all’art. 51, comma 2, lett. a del Tuir che, seppur consapevoli del valore strategico della condivisione dei dati tra pubblico e privato, leggono nel criterio di classificazione delle prestazioni adottato un modello non immediatamente applicabile al loro settore.
La preoccupazione in particolare è legata al rischio di poter consegnare dati non “sicuri” perché elaborati su prassi che non tenevano in considerazione i criteri di tassonomia del sistema pubblico che in alcuni casi scontano meccanismi tecnici, come quelli assicurativi, che non sono facilmente riassumibili in una partita doppia di entrate e di uscite.
Una possibile soluzione è senza dubbio rappresentata dalla gradualità delle modifiche e dall’instaurazione di un metodo di confronto tra fondi e Ministero.
L’agenda delle attività Mefop del 2024
In continuità con quanto fatto negli ultimi anni, Mefop intende confermare il proprio ruolo di supporto tecnico nell’accompagnamento del settore agli adeguamenti normativi che potranno essere richiesti nel breve periodo e all'evoluzione più ampia che il sistema potrà avere nei prossimi anni. Uno dei contenuti innovativi del nostro modello di servizio è rappresentato dall’inclusività del nostro “osservatorio” che ha consentito al sistema di dialogare in tutte le sue diverse connotazioni: il dialogo è stato aperto tra Fondi negoziali, provider di sistema, società di mutuo soccorso e mondo della ricerca e delle professioni.
Il valore dell’osservatorio di Mefop è dato dall'attività di confronto e conoscenza con i nostri soci che ci consente di mettere a favore del sistema tutti i dati raccolti in questi ultimi 10 anni di studio delle documentazioni e delle prassi dei Fondi sanitari
Il nostro impegno nell’attività di supporto e di sviluppo delle attività dei nostri soci e stakeholders si arricchisce quest’anno di un nuovo progetto finalizzato alla educazione nella consapevolezza sul ruolo strategico della sanità integrativa: Agorà Mefop, Primo Summit della sanità integrativa che si svolgerà a Roma nei primi mesi del 2024.
Continuiamo il nostro cammino insieme ai nostri soci per la costruzione di un sistema di sanità integrato con il Ssn, appropriato e sostenibile, sempre di più orientato all’obiettivo della sussidiarietà e della gestione aziendale dei processi.
Una versione più estesa del contributo sarà pubblicata sul numero 14 del Magazine Prospettive.
Damiana Mastantuono
Mefop
In Mefop dal 2000. Avvocato Specialista in lavoro e previdenza. Laureata con lode in Giurisprudenza. É responsabile della formazione e dei "progetti speciali" di Mefop e collabora alle attività dell'area normativa e istituzionale.