A fine 2023 (Dati Covip – Relazione per l’anno 2023) i titoli di debito sono lo strumento finanziario maggiormente presente nel portafoglio dei fondi pensione negoziali e aperti: per i primi rappresentano il 61% delle risorse; per i secondi il 46%.
Nello specifico, i fondi negoziali investono direttamente in obbligazioni un ammontare pari a 34,9 miliardi di euro (le obbligazioni governative rappresentano il 67,0% mentre le obbligazioni corporate il 33,0%). Per i Fpa l’investimento in titoli di debito è pari a 11,2 miliardi di euro, di cui il 78,5 % è relativo ai titoli governativi. 

Dal punto di vista geografico, i Fpn investono in Italia il 15,0% delle risorse. Significative le somme allocate negli altri paesi dell’area euro (36,5%), negli USA (25,0%) e in Eurobbligazioni (17,7%). La restante parte, circa il 6%, è suddivisa tra gli altri mercati.

Per quanto riguarda i Fpa la percentuale destinata all’Italia è pari al 32,5%, molto più consistente di quella investita dai Fpn (15,0%). Una quota pari al 38,8% è allocata negli altri paesi dell’aera euro e il 14,9 % è investito in Eurobbligazioni. Agli emittenti statunitensi spetta una percentuale del 10,8%.

La maggior parte dei titoli di debito presenti in portafoglio è investment grade, ovvero titoli con bassa probabilità di default (l’86,5% per Fpa e quasi l’83% per i Fpn); esigua la quota allocata in obbligazioni prive di rating (11,5% Fpa e 12,5% Fpn) e non investment grade (2,0% Fpa e 4,6% Fpn).

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