In allegato la recente risposta a quesito con la quale Covip fornisce chiarimenti in materia di limiti agli investimenti in organismi di investimento collettivo del risparmio alternativi (FIA).

Il quesito riguardava l’applicazione dei limiti di cui all’art. 5, comma 1, secondo periodo, del DM 166/2014 agli organismi di investimento collettivo del risparmio alternativi (c.d. FIA) che siano negoziati in un mercato regolamentato.
Covip sul punto ha chiarito che​, ​a prescindere dalla negoziazione o meno dei FIA su mercati regolamentati, essi​ ​devono essere ricompresi nella parte di portafoglio non quotata, che​ ​complessivamente non può superare il 30%, ​al fine di perseguire l'obiettivo primario della limitazione dell’esposizione complessiva del fondo al rischio.