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Debito infrastrutturale europeo: investimento resiliente ed essenziale nei portafogli istituzionali anche nel contesto pandemico
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Con l'inizio della pandemia di Covid-19, il 2020 si è rivelato un anno difficile per i mercati, nel quale i lockdown e le conseguenti incertezze sul piano sociale hanno portato ad un innalzamento della volatilità per la maggior parte delle classi di attivo.
Anche se non immune agli impatti correlati al Covid, il debito infrastrutturale si è rivelato resiliente e ha continuato ad offrire rendimenti stabili. Settori chiave come telecomunicazioni e utilities hanno incarnato questa resilienza in ragione della natura essenziale dei servizi forniti.
Queste qualità conferiscono al debito infrastrutturale il ruolo di soluzione di investimento ideale nel contesto attuale (cfr. Fig. 1). Inoltre, la crescente domanda per energia da fonti rinnovabili, associata alla tendenza verso la digitalizzazione, fornisce un impulso significativo a questa classe di attivo. Per gli investitori alla ricerca di un reddito stabile con una volatilità contenuta, il debito infrastrutturale può rappresentare una soluzione efficace per il 2021 e oltre.
Caratteristiche e fondamentali
Il debito infrastrutturale consiste in generale in prestiti emessi per finanziare progetti di costruzione di grandi impianti o strutture ad alta intensità di capitale, i quali svolgono un ruolo cruciale di supporto all'attività economica. Tipicamente, il debito infrastrutturale finanzia utility, sistemi di generazione di energia, sistemi di telecomunicazione, sistemi di trasporto (tra cui strade, ponti, aeroporti e reti ferroviarie), così come altre strutture fondamentali che forniscono servizi essenziali.
I progetti finanziati non sono necessariamente strutture fisiche, ma operano di norma su mercati con elevate barriere di ingresso. Queste caratteristiche sono vantaggiose per gli investitori sia in termini di rischio che di performance. Poiché gli investimenti in debito infrastrutturale hanno una significativa garanzia sottostante sotto forma di infrastrutture fisiche, vi è una maggiore sicurezza e un tasso di recupero più elevato in caso di eventi creditizi significativi. Elevate barriere all'ingresso riducono la potenziale concorrenza per i servizi che un progetto fornirà, attenuando i rischi dal punto di vista delle prestazioni.
Il debito infrastrutturale tipicamente offre ricavi regolamentati e/o contrattuali, che garantiscono ricavi stabili. Molti servizi prodotti dalle infrastrutture avranno spesso un rischio tecnologico basso e una capacità di resistenza ai cicli economici. Inoltre, gli investimenti in debito infrastrutturale possono riguardare la gestione e/o la costruzione di un unico impianto oppure di un portafoglio di impianti. Dal punto di vista dell'investitore (o del finanziatore), la performance è focalizzata sui flussi di cassa, con minor enfasi sul prezzo dell'attività sottostante.
Infine, essendo una classe di attivo alternativa, la natura e le caratteristiche del debito infrastrutturale comportano una bassa correlazione con i mercati finanziari, in particolare rispetto alle classi di attivo più tradizionali (ossia azioni e reddito fisso).
Debito infrastrutturale europeo: una classe di attivo resiliente sostenuta dalle tendenze future
Il 2020 è stato un anno difficile per i mercati finanziari e in cui il debito infrastrutturale si è dimostrato relativamente resiliente: molti progetti essenziali hanno continuato a funzionare fino all'apice della pandemia. Ciò dimostra non solo la qualità della classe di attivo, ma anche la sua capacità di generare rendimento in modo stabile a prescindere dalle condizioni di mercato.
In prospettiva, riteniamo che il debito infrastrutturale europeo sia ben posizionato per registrare performance nei prossimi anni. La classe di attivo potrà beneficiare delle tendenze della digitalizzazione e della transizione energetica, che rappresentano un’importante fonte di domanda per le telecomunicazioni e le infrastrutture legate alle rinnovabili.
Siamo inoltre convinti che si tratti di un'opportunità particolarmente interessante per gli investimenti sostenibili, perché l'indebitamento delle infrastrutture comporta il finanziamento di beni e servizi essenziali per la popolazione, i cui aspetti di sostenibilità sono solitamente tangibili e facilmente percepibili rispetto ai prodotti d'investimento più tradizionali. Gli investimenti in infrastrutture hanno un impatto potenziale diretto sulla vita quotidiana delle persone. Ne è un esempio il finanziamento di una rete in fibra ottica che porti Internet ad alta velocità nelle aree rurali: è in questo caso chiaramente visibile l’impatto sociale positivo.
Questo è il motivo per cui il nostro approccio prevede una stretta aderenza e l'impegno nei confronti dei criteri ESG, come dimostrato anche dai riconoscimenti ricevuti in tal senso.
Per concludere, il mercato delle infrastrutture dovrebbe continuare ad avere bisogno di maggiori finanziamenti per progetti che forniscono servizi essenziali. Nel considerare questa prospettiva positiva in linea con i principali punti di forza della classe di attivo, il debito europeo delle infrastrutture è - e sembra destinato a rimanere - un'opportunità di investimento interessante.
Le tematiche trattate nell'articolo sono state oggetto del seminario: Gli investimenti infrastrutturali: se non ora, quando?
Guarda il video dell'intervento di Bnp Paribas Asset Management
Karen Azoulay
BNP Paribas Asset Management
Head of Infrastructure Debt