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Vecchi e nuovi bisogni: le intenzioni dei lavoratori
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A febbraio del 2019 Mefop ha condotto la VI edizione dell’indagine campionaria per analizzare l’opinione dei lavoratori in merito al welfare pubblico e privato.
Nell’indagine, somministrata a febbraio del 2019 ad un campione di 2000 dipendenti privati, pubblici, lavoratori autonomi e liberi professionisti, è stato dedicato uno specifico approfondimento al tema dei nuovi bisogni e delle azioni da intraprendere al fine di soddisfarli.
Cosa preoccupa gli italiani?
Alla domanda su quali siano le ragioni di maggiore preoccupazione per il futuro, gli intervistati hanno indicato la malattia/non autosufficienza come una delle principali apprensioni, sostanzialmente alla pari con la perdita del lavoro e l’inadeguatezza della pensione.
Se la quota dei lavoratori preoccupati per l’insufficienza dell’assegno pensionistico rimane in linea di massima inalterata rispetto alle precedenti indagini, aumenta invece in modo rilevante il numero di coloro che si dichiarano preoccupati di non poter far fronte alle esigenze di tutela della salute propria e dei genitori, in crescita rispettivamente di 10 e 14 punti percentuali. Anche la voce relativa alla preoccupazione per la perdita del lavoro subisce un aumento rilevante.
Accanto alle questioni pensionistiche, che sono sempre state al centro delle preoccupazioni dei lavoratori, sembrano quindi emergere in modo rilevante nuovi bisogni di welfare legati al tema della salute e dell’assistenza.
I lavoratori intervistati sembrano aver maturato la consapevolezza della necessità di una sempre più proficua collaborazione tra pubblico e privato al fine di costruire un sistema di welfare integrato capace di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Alla domanda relativa all’opinione sulla capacità da parte del sistema pubblico di far fronte alle proprie necessità, la maggior parte degli intervistati afferma che questo non sarà in grado da solo di coprire le esigenze, sia in ambito previdenziale che sanitario (rispettivamente 87% e 73%).
Intenzioni future su previdenza e sanità
Intervistati in merito alle intenzioni per il futuro, i lavoratori risultano consapevoli della necessità di mettere in pratica qualche azione per far fronte alle proprie esigenze; la maggior parte dei rispondenti sembra però preferire forme alternative di risparmio rispetto a quelle tipizzate dal legislatore: i fondi pensione e i fondi sanitari.
Per quanto riguarda le intenzioni future in ambito sanitario e previdenziale, rispettivamente il 38% e il 29% dei soggetti che dichiara di non aver ancora chiara quale azione mettere in atto, se infatti si percepisce fortemente la necessità di fare qualcosa, sembra ancora esserci confusione su quali siano gli strumenti a propria disposizione.
Da qui la necessità di un forte impegno nella formazione e sensibilizzazione riguardo i temi finanziari e previdenziali da utilizzare, tra le altre, come una possibile leva di incentivo all’adesione.
Le intenzioni future sembrano essere influenzate positivamente dal livello di educazione finanziaria: il grado di preparazione sembra avere effetto sulla volontà degli individui di mettere in pratica qualche azione al fine di garantirsi un futuro più sereno.
Sia per quanto riguarda le intenzioni future in tema di previdenza che di salute la percentuale di rispondenti che dichiara di volersi “attivare” è molto più elevata per i soggetti con un livello di preparazione alto; anche il numero di intervistati che dichiara di essere ancora indeciso relativamente a quale azione mettere in atto si riduce progressivamente all’aumentare del livello di preparazione.
Per approfondire
Scarica i materiali sull'indagine Campionaria Mefop-Ipsos 2019 presentati al Ventennale Mefop.
Nel numero di Prospettive in uscita a luglio, sarà presente un articolo completo sui risultati dell'indagine.
Maria Dilorenzo
Mefop
In Mefop dal 2011. Laureata con lode in Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari. Si occupa di analisi statistica, economica e finanziaria ed è co-responsabile della gestione di Previ|DATA.