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Il terzo Rapporto sul Secondo Welfare: la difficile relazione tra sanità pubblica e privata

Andrea Testi
28 novembre 2017
TEMI MEFOP
  • Sanità integrativa
ARGOMENTI
  • Ssn
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  • Fondi sanitari

Il Terzo Rapporto, che è stato presentato il 21 novembre, analizza l'evoluzione del secondo welfare nel nostro Paese approfondendo modi operandi, progetti e strategie delle tante realtà che sono parte integrante del secondo welfare.

Per quanto riguarda la sanità integrativa, nel rapporto si mette in luce come la spesa sanitaria privata sia in costante aumento - oltre 35 miliardi di euro; tuttavia il 90,9% di tale spesa è direttamente sostenuta dalle famiglie senza alcuna intermediazione.

Le forme sanitarie integrative ad oggi riescono ad intermediare solamente il 9,1% della spesa privata; valori molto distanti da altri Paesi europei (Francia, Germania e Gran Bretagna presentano un valore superiore al 40%).

Per quanto attiene il rischio collegato alla non autosufficienza si evidenzia come l’attuale sistema di protezione pubblica non sia uniforme nelle prestazioni offerte ai cittadini; la difformità sul territorio pone un forte freno all’integrazione tra prestazioni pubbliche e private in quanto ne aumenta la difficoltà di realizzazione.

Spesa sanitaria italiana. Terzo rapporto sul secondo welfare 2017

Nel rapporto, inoltre, viene evidenziato il duplice ruolo che oggi assume il mondo assicurativo: erogatore di servizi e promotore della cultura di prevenzione del rischio. 

Nella prima accezione, le novità legislative in tema di welfare aziendale hanno reso le assicurazioni interlocutrici fondamentali nella gestione dei piani di welfare, in particolare rispetto alle sfere della sanità integrativa e della non autosufficienza.

L’innovazione tecnologica nei servizi offerti, in particolare per quanto riguarda la relazione con il cittadino - assistito, vuole semplificare l’accesso e l’uso delle diverse politiche di prevenzione messe in atto dai network sanitari con il fine ultimo di promuovere tra i cittadini una maggiore consapevolezza dei rischi sanitari e dell’importanza di un’adeguata attività di prevenzione.  

Dallo studio svolto, il mondo assicurativo emerge come soggetto consapevole del proprio posizionamento tra i soggetti di secondo welfare e intento nel rafforzare il proprio ruolo di player nel mercato degli operatori che offrono servizi e prestazioni di welfare aziendale.

 

Per approfondire, leggi il Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia

 

 

Andrea Testi
Mefop

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