Mercer: Melbourne Mercer Global Pension Index 2019
È disponibile la nuova edizione del Melbourne Mercer Global Pension Index che misura la solidità dei sistemi pensionistici. Le valutazioni complessive sono svolte sulla base dei seguenti parametri: adeguatezza, sostenibilità e integrità (quest’ultima prende in considerazione profili quali la regolamentazione, la governance dei sistemi pensionistici, le comunicazioni e i costi). Il sistema pensionistico italiano si colloca al di sotto del valore medio dell’indice essendo particolarmente penalizzato dal profilo della sostenibilità. Rispetto a quest’ultimo parametro, infatti, il sistema pensionistico italiano risulta essere il peggiore tra tutti quelli considerati.
BFinance: Investment Management Fees: Is Competition Working?
Il rapporto evidenzia una generale diminuzione nel livello delle fees richieste dagli asset managers, con riferimento ad alcune particolari tipologie di mandati quali i mandati obbligazionari total return, i mercati azionari e del debito dei paesi emergenti e degli hedge funds.
Mercer: European Asset Allocation Survey
Presentata la XVII edizione del rapporto sui portafogli degli investitori istituzionali europei. L’indagine del 2019 ha coinvolto circa 900 portafogli istituzionali di 12 paesi UE per un totale di oltre 1.000 miliardi di Euro. Gli investitori italiani rappresentano l’8% del campione totale e sono costituiti per gran parte da Fp negoziali e preesistenti e in misura minore da casse di previdenza e fondazioni bancarie. Un focus particolare è stato dedicato agli investimenti ESG che guadagnano sempre più spazio tra gli investitori istituzionali europei. Ben il 55% degli intervistati ha infatti dichiarato che i rischi ESG fanno parte del proprio processo decisionale, una percentuale in crescita di 15 punti percentuali rispetto al 2018. Ben l’85% del campione italiano ha dichiarato di considerare i temi ESG nell’attività d’investimento, un dato in crescita rispetto al 2018 (46%) e superiore alla media UE.
Regno Unito: Linee guida sugli investimenti ESG
The Pension Regulator (vigilanza sui Fp) ha aggiornato le linee guida per gli investimenti dei Fp a contribuzione definita includendo l’obbligo per gli amministratori degli schemi di considerare nelle scelte d’investimento le implicazioni sui cambiamenti climatici.
Regno Unito: Andamento delle adesioni ai Fp occupazionali per i lavoratori privati
L’istituto di statistica del Regno Unito ha reso noti i dati sulle adesioni ai Fp occupazionali a fine 2018. La situazione è in chiaroscuro poiché se da una parte il numero degli aderenti attivi ha raggiunto la soglia record di 17,3 milioni (7,8 milioni nel 2012 quando è entrata in vigore l’adesione automatica), dall’altro si registrano ancora profonde differenziazioni nei livelli contributivi tra gli aderenti ai piani a contribuzione definita e quelli a prestazione definita. Per i primi, infatti, la contribuzione media è pari al 5% della retribuzione, equamente ripartita da lavoratore e datore di lavoro; per i secondi, di contro, la contribuzione media è pari al 25,6% della retribuzione, per gran parte a carico del datore di lavoro. Da segnalare che larga parte dei lavoratori iscritti negli ultimi anni con la procedura del silenzio-assenso aderisce ad un piano a contribuzione definita.