Climate-Linked Bonds
Le obbligazioni legate al clima, emesse da governi e organizzazioni sovranazionali, svolgono un ruolo cruciale nel raggiungimento di un'economia a zero emissioni nette. Queste obbligazioni adeguano i loro payoff in base a variabili climatiche come temperatura e livelli di gas serra, offrendo agli investitori una copertura contro i rischi climatici a lungo termine. Segnalano inoltre l'impegno del governo nei confronti delle problematiche climatiche. Il differenziale di prezzo tra le obbligazioni legate al clima e le altre obbligazioni riflette le aspettative del mercato sui rischi climatici.
Lo studio introduce un modello di mitigazione dei rischi climatici e stima che circa il 3% percento del debito pubblico nelle principali economie potrebbe essere convertito in obbligazioni legate al clima.
Indagine Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2022 -
Gli effetti macroeconomici e ambientali delle strategie di decarbonizzazione dei portafogli finanziari
Il lavoro è pubblicato nella collana dei Quaderni di Economia e Finanza della Banca d’Italia (n.874).
Molti intermediari finanziari sono impegnati a contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra attraverso l'impiego di criteri di sostenibilità ambientale nella concessione del credito. Il lavoro utilizza tre modelli teorici per valutare gli effetti macroeconomici e ambientali di modifiche alle condizioni di finanziamento degli investimenti realizzati dalle imprese con elevate emissioni finalizzate a favorire l'utilizzo di tecnologie meno inquinanti.
I tre modelli suggeriscono che strategie di decarbonizzazione dei portafogli degli intermediari che prevedono incentivi per le imprese inquinanti a investire in tecnologie verdi siano preferibili a un inasprimento generalizzato delle condizioni di finanziamento nei loro confronti. Quest'ultimo, infatti, non induce necessariamente una riduzione delle emissioni, o può consentirla solamente a fronte di una riduzione dell'attività economica.
The Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD): an analysis of the potential economic and legal impacts
Il lavoro, pubblicato sulla collana della Banca d’italia Questioni di Economia e finanza (n. 869) esamina la direttiva europea sulla due diligence di sostenibilità da un punto di vista sia economico sia giuridico, analizzandone il contenuto e il perimetro delle società finanziarie e non finanziarie coinvolte.
Inoltre, discute l'efficacia della direttiva nel migliorare la sostenibilità dell'attività di impresa e i potenziali effetti economici per le imprese interessate.
Il lavoro descrive gli obblighi previsti dalla direttiva e stima che in Italia potrebbero riguardare 12 banche significative e 8 non significative, 2 intermediari non bancari e circa 650 società non finanziarie, nonché le imprese della loro catena del valore.
L'impatto complessivo della nuova disciplina e la sua efficacia dipenderanno in larga misura dalle modalità concrete di applicazione.
L’assistenza sanitaria territoriale in Italia: un confronto tra macroaree
Il lavoro, pubblicato sulla collana della Banca d’italia Questioni di Economia e finanza (n. 867) fornisce un quadro dell'assistenza sanitaria territoriale in Italia alle soglie della pandemia di Covid-19 e ne analizza i cambiamenti rispetto al 2010, confrontando le situazioni nelle diverse aree del Paese. Si analizzano congiuntamente aspetti relativi all'offerta e alla domanda di salute, attraverso la costruzione di indicatori compositi in grado di rappresentarne la natura multidimensionale.
I risultati mostrano un'elevata eterogeneità territoriale dei modelli di offerta, a fronte di caratteristiche della domanda più omogenee. Tra il 2010 e il 2019 si è avuto un miglioramento sia delle condizioni di salute dei cittadini sia dell'offerta sanitaria territoriale in tutte le macroaree, ma non sufficiente per colmare i divari iniziali. Il Mezzogiorno continua a caratterizzarsi, rispetto al resto del Paese, per maggiori criticità sia dal lato della domanda sia da quello dell'offerta.
L’assistenza sanitaria territoriale in Italia: un confronto tra macroaree