Dati e metodi per la valutazione dei rischi climatici e ambientali in Italia
Il WP n.732, pubblicato nella collana Questioni di Economia e Finanza della Banca d’Italia, esamina i bisogni informativi di banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari relativamente all'esposizione ai rischi climatici e ambientali.
Dopo una ricognizione dei dati necessari per le analisi interne degli intermediari, si passano in rassegna le principali novità normative e regolamentari. Segue una rassegna delle basi dati pubbliche disponibili e di quelle di particolare interesse, ma al momento inaccessibili. Chiude una riflessione sulla consistenza del sustainable data gap in Italia.
Il lavoro illustra i dati immediatamente disponibili su energia, emissioni e indicatori di rischio climatico, censendo e commentando oltre 30 basi dati.
Si discutono inoltre due altre basi dati - il Sistema informativo integrato di Acquirente unico, che censisce i consumi energetici di famiglie e imprese italiane, e il Siape di Enea, che raccoglie le attestazioni delle prestazioni energetiche - che sono potenzialmente disponibili, ma non sono al momento accessibili per analisi pubbliche.
Dati e metodi per la valutazione dei rischi climatici e ambientali in Italia
Climate Scenario Analysis by Jurisdictions: Initial findings and lessons
Il rapporto del Network for Greening the Financial System contiene una sintesi dei risultati raggiunti dalla modellizzazione degli scenari climatici sviluppati dalle autorità finanziarie.
Climate Scenario Analysis by Jurisdictions: Initial findings and lessons
Nudges and Networks: How to use Behavioural Economics to Improve the Life Cycles Savings-Consumption Balance
Il WP pubblicato sul Journal of Risk and Financial Management evidenzia come molte persone trovino complicato risparmiare in un piano di risparmio previdenziale.
I meccanismi di nudging possono essere utilizzati sia per incoraggiare le persone a risparmiare a risparmiare maggiormente per fini previdenziali sia per una fase di decumulo finalizzata a gestire con adeguatezza il rischio di longevità. Inoltre, è più probabile che il nudging possa essere più efficace se inquadrato nell’ambito legislativo.
Le sfide per l'inclusione finanziaria e il ruolo dell'educazione finanziaria
Il WP n.723 pubblicato nella collana Questioni di Economia e Finanza della Banca d’Italia analizza i principali fattori correlati con l'inclusione finanziaria, intesa come il possesso almeno di un conto per effettuare pagamenti. Viene svolta un'analisi su 110 paesi utilizzando i dati della Banca Mondiale, con un focus sul ruolo dell’educazione finanziaria nell’attuale contesto di crescente digitalizzazione della finanza.
Il lavoro mostra che la partecipazione alla vita economica, le conoscenze finanziarie e l'esistenza di strategie nazionali per l’educazione finanziaria sono positivamente correlate con l’inclusione finanziaria. Si rileva inoltre una relazione positiva tra le abilità digitali e l'alfabetizzazione finanziaria.
Le sfide per l'inclusione finanziaria e il ruolo dell'educazione finanziaria
I giovani e l’utilizzo dei sistemi di tracciamento dei diritti pensionistici
Il WP 211 del CeRP da conto di come i sistemi che consentono di avere accesso ai dati della propria accumulazione pensionistica non risultino particolarmente apprezzati e utilizzati dalle fasce di popolazione più giovani. Le aspettative e le esigenze dei giovani in relazione a tali sistemi di tracciamento risultano di diversi tipi.
L’analisi ha consentito di distinguere tali aspettative in termini di progettazione, funzionalità, informazioni e gestione del sistema di tracciamento. L'analisi ha inoltre evidenziato come le aspettative di chi accede a tali sistemi è fortemente influenzata dalla situazione personale, professionale e dalle conoscenze digitali.