Trust in the financial performance of pension funds, public perception, and its effect on participation in voluntary pension saving plans
Il WP. 783 della Banca Centrale dei Paesi Bassi analizza le determinanti della fiducia nel fondo pensione e l'effetto della fiducia sulla decisione di aumentare i contributi. L’analisi si basa su shock esogeni come il taglio alle pensioni derivate dalla mancata indicizzazione all’inflazione e su come questi vengono percepiti. Lo studio evidenzia una relazione causale tra fiducia nel fondo pensione e disponibilità a versare contributi aggiuntivi.
Le determinanti dei prezzi delle case in Europa
Il WP (n. 764 pubblicato sulla collana della Banca d’Italia Questioni di Economia e Finanza) studia le determinanti dell'evoluzione dei prezzi delle case in alcuni paesi europei utilizzando un modello econometrico in cui i prezzi dipendono dal reddito disponibile delle famiglie, dal tasso di interesse sui mutui, dall'offerta abitativa e dalle aspettative sul valore futuro degli immobili.
Sulla base del modello si propone un indicatore di distanza dei prezzi dai valori fondamentali in grado di segnalare potenziali rischi per la stabilità finanziaria.
Alla fine del 2021 le abitazioni erano lievemente sottovalutate in Italia e in Irlanda, moderatamente sopravvalutate in Francia e in Belgio e significativamente sopravvalutate in Spagna e in Germania; questi risultati sono coerenti con le analisi condotte dalla Banca centrale europea e dal Comitato europeo per il rischio sistemico (ESRB).
Il modello indica, inoltre, che le aspettative sul valore futuro degli immobili svolgono un ruolo importante nella formazione di bolle speculative.
Preferred habitat investors in the green bond market
Il WP (n. 773 pubblicato dalla Banca Centrale dei Paesi Bassi) analizza il profilo degli investitori che detengono green bond.
Lo studio rileva che gli investitori europei, in particolare fondi comuni di investimento e fondi pensione, si caratterizzano per un'elevata domanda di green bond. Al contrario, le compagnie assicurative e le famiglie tendono ad avere una propensione di acquisto più bassa.
La ricerca suggerisce anche che la domanda di green bond tra fondi comuni di investimento e fondi pensione è inelastica, a differenza di quanto avviene per le banche e le compagnie di assicurazione che presentano una domanda elastica.
Gli interventi delle banche centrali e l'esposizione al rischio dei fondi obbligazionari
Il WP (n. 1404 pubblicato nella collana della Banca d’Italia Temi di discussione) analizza l'effetto dei programmi di acquisto di titoli annunciati dalle banche centrali dopo l'inizio della crisi pandemica sull'esposizione ai rischi di credito e di liquidità dei fondi comuni aperti europei e statunitensi che investono in obbligazioni societarie.
Nel 2020 i fondi che subito prima della crisi pandemica detenevano una quota elevata di titoli oggetto dei programmi di acquisto, e quindi più sensibili agli interventi delle banche centrali, hanno mediamente aumentato il rischio di credito e ridotto il grado di liquidità dei propri portafogli in misura maggiore rispetto agli altri fondi.
Inoltre, l'aumento della rischiosità dei loro portafogli è stato maggiore per i fondi che avevano registrato rendimenti più bassi.
Gli interventi delle banche centrali e l'esposizione al rischio dei fondi obbligazionari
Climate Stress Testing
Il WP (n. 10345 Cesifo) analizza la progettazione degli stress test climatici per valutare e gestire i rischi macroprudenziali derivanti dai cambiamenti climatici nel settore finanziario.
Vengono presi in esame gli scenari di stress climatico attualmente utilizzati dai regolatori, evidenziando la necessità di
- considerare molti rischi di transizione come scelte politiche dinamiche
- comprendere meglio e incorporare le interrelazioni tra il cambiamento climatico e l'economia
- esplorare ulteriormente scenari di "rischio composto" in cui i rischi climatici si verificano in concomitanza con altri rischi.
Si discute inoltre di come la mappatura degli scenari di stress climatico nei risultati delle imprese finanziarie possa incorporare le prove esistenti sugli effetti di vari rischi legati al clima sul credito e sui risultati di mercato.
Gli autori indicano che sono necessarie ulteriori ricerche per
- identificare i canali attraverso i quali scenari plausibili possono portare a un impatto significativo a breve termine sui rischi di credito date le scadenze tipiche dei prestiti bancari
- incorporare le risposte dei prestiti bancari ai rischi climatici
- valutare l'adeguatezza della tariffazione del rischio climatico nei mercati finanziari
- comprendere meglio e incorporare il processo di formazione delle aspettative intorno alla realizzazione dei rischi climatici.
Infine, vengono presi in considerazione i vantaggi e gli svantaggi relativi dell'utilizzo di stress test climatici basati su ipotesi di mercato che possono essere condotti utilizzando dati pubblicamente disponibili per integrare i framework di stress test esistenti.