The impact of regulating occupational pensions in Europe on investment and financial stability
Il paper analizza gli effetti che si avrebbero sull’operatività dei Fp con le proposte contenute nella nel nuovo testo della direttiva Iorp. In particolare due sono gli aspetti presi in esame: l’introduzione di requisiti minimi di solvibilità sulle scelte allocative (proposta al momento accantonata) e la possibilità che tali correttivi possano provocare politiche di investimento procicliche. Con riferimento al primo aspetto lo studio mette in evidenza il rischio di una rivisitazione dell’asset allocation strategica in senso più conservativo, vale a dire una ristrutturazione degli investimenti a favore di impieghi meno rischiosi. La misura dello shifting dipenderebbe dal quadro regolamentare dei diversi paesi. Viene inoltre confermato il rischio che l’allocazione delle risorse possa risultare maggiormente dipendente dal ciclo economico, anche se l’impatto di tale effetto dipernderà da come la direttiva verrà materialmente implementata nei paesi Ue.
The impact of regulating occupational pensions in Europe on investment and financial stability
Technical progress, retraining cost and early retirement
Lo studio evidenzia l’impatto dell’innovazione tecnologia sulle scelte di pensionamento. Lo sviluppo tecnologico ha un duplice effetto sull’offerta di lavoro: nella misura in cui è accompagnato da salari più elevati, favorisce la permanenza nel mercato del lavoro (“effettosalario”); quanto più lo sviluppo tecnologico induce una rapida erosione del capitale umano, tanto più ne discende un ricorso elevato al prepensionamento (“effetto erosione”). Utilizzando i dati della Health and Retirement Study, survey relativa agli USA, il paper evidenzia che nei settori sottoposti a forti cambiamenti tecnologici l’effetto salario è dominante: l’opportunità creata da retribuzioni più alte spinge i lavoratori a riqualificarsi. Di contro, nei comparti soggetti a un progresso tecnologico più lento i lavoratori non sono incentivati a contrastare l’obsolescenza delle proprie conoscenze professionali e tendono quindi ad abbandonare il mercato del lavoro con più elevata probabilità.
Technical progress, retraining cost and early retirement
Financial Knowledge and 401(K) Investment Performance
Lo studio evidenzia come le performance degli aderenti con maggiori financial skills possano essere fina a 130 punti base maggiori rispetto a quelle degli iscritti con minori conoscenze finanziarie anche se i portafogli dei primi risultano essere più volatili rispetto a quelli dei lavoratori appartenenti al secondo gruppo e il grado di diversificazione degli asset è inferiore. L’educazione finanziaria appare quindi una importante leva su cui agire per migliorare le prospettive reddituali per l’età avanzata.
Borrowing from the Future: 401(K) Plan Loans and Loans Default
Molti piani pensionistici 401(k) prevedono la possibilità per gli aderenti di richiedere uno o più prestiti al Fp. Circa il 40% degli aderenti ricorre a tale facoltà. Il contesto regolamentare che sovrintende tale facoltà ha un impatto rilevante sulla probabilità di accendere un prestito da parte dell’aderente. Nei piani che prevedono la possibilità di richiedere più volte un prestito risultano più elevate sia probabilità di richiedere un prestito sia la somma richiesta a prestito. La probabilità di richiedere un prestito è più elevata per gli aderenti con problemi di liquidità, di contro le somme richieste a prestito risultano più elevate per gli aderenti con redditi più elevati. Lo studio stima a 6 miliardi di USD all’anno l’ammontare dei prestiti concessi dal piano e non rimborsati. Lo studio evidenzia le importanti potenzialità che i Fp possono avere come strumento di welfare integrato.
Borrowing From the Future: 401(k) Plan Loans and Loans Default
Housing wealth as a Supplement on Pensions Savings
L’indebitamento delle famiglie olandesi per l’acquisto delle abitazioni è il più elevato al mondo. Anche i risparmi previdenziali sono tra i maggiori al mondo. Lo studio evidenzia le scelte degli individui nei casi in cui lo schema pensionistico preveda la possibilità di utilizzare il montante contributivo per il sostegno del mutuo contratto per l’acquisto della casa. L’analisi evidenzia che la maggioranza degli aderenti non è particolarmente allettata da tale opportunità, di contro appare più interessata a disporre di un reddito maggiore per l’età avanzata. Tra coloro che optano per tale scelta la ragione principale è quella di ridurre il costo del mutuo.