Pension Funds Interconnections and Herd Behavior

30 ottobre 2018

Il lavoro, pubblicato sulla collana dei Wp della Banca Centrale dei Paesi Bassi (Wp n. 612) e basato sui dati della governance di 191 Fp olandesi, studia l'effetto delle interconnessioni sulle decisioni di investimento nel settore degli alternativi. Le interconnessioni sono determinate dalla presenza di soggetti dominanti che forniscono servizi di investimento, amministrativi, consulenziali a più Fp. I Fp che sono interconnessi tramite attuari o gestori patrimoniali dominanti cambiano le loro scelte di investimento strategiche nella stessa direzione nel corso del tempo, evidenziando la presenza di comportamenti imitativi. L'effetto i tali interconnessioni può risultare considerevole.

Un Fp interconnesso con altri due Fp attraverso lo stesso asset manager dominante aumenterà in media la sua allocazione in investimenti alternativi del 2,5% se entrambi i Fp aumentano la loro allocazione del 10% nella medesima classe, ferma restando l’allocazione nelle altre classi di attivo. La presenza di herding behavior può portare i Fp a sviluppare un portafoglio alternativo che non sia in linea con la struttura, le dimensioni o il livello di conoscenza delle sue passività.

Pension Funds Interconnections and Herd Behavior

 

La previsione dei prezzi degli immobili residenziali in Italia

01 ottobre 2018

Il lavoro, pubblicato sulla collana delle Questioni di Economia e Finanza della Banca d’Italia (n.463) valuta la capacità previsiva di diversi modelli dei prezzi delle abitazioni in Italia. In particolare si confrontano le previsioni di tre modelli ottenute sia tenendo conto dell'andamento di alcune variabili macroeconomiche (come il reddito disponibile delle famiglie o i mutui) sia non considerando tale informazione. I modelli sono stimati sulla base di dati trimestrali. La valutazione delle previsioni è effettuata sul periodo 2005-16.

I modelli considerati non presentano differenze significative nelle previsioni un trimestre in avanti. Su un orizzonte compreso tra uno e tre anni, quando i prezzi risultano influenzati principalmente dalle determinanti macroeconomiche, le previsioni più accurate sono ottenute tenendo conto delle informazioni sull'andamento del reddito disponibile e dei mutui per l'acquisto dell'abitazione. Il loro contributo alle previsioni varia nel tempo.

Forecasting house prices in Italy

Information and Financial Literacy for a Socially Sustainable NDC Pension System

04 maggio 2018

Il lavoro (Wp CeRP n.180) si concentra sulla relazione tra educazione finanziaria e sostenibilità sociale di un sistema pensionistico nozionale a contribuzione definita. L'accumulo di ricchezza pensionistica è un impegno lungo e complesso, con vari "momenti" in cui l'individuo deve prendere decisioni, anche nei sistemi pubblici con una forte componente obbligatoria. La consapevolezza è essenziale per aumentare il benessere, poiché i cittadini sono più propensi a fare scelte ragionevoli ed evitare errori spiacevoli. La consapevolezza richiede sia l'informazione che l'abilità di usarla saggiamente; a sua volta, ciò richiede una conoscenza economico-finanziaria minima. I lavoratori devono avere una certa conoscenza (congetture), la più precisa possibile, sul livello di ricchezza accumulata (prospettica) e sulle opzioni di pensionamento. Questa conoscenza è meno importante nel mondo tradizionale delle promesse pensionistiche dei sistemi a prestazione definita, a causa della loro natura "garantita" (anche se il rischio politico - un rischio che le persone sono più inclini a ignorare, facendo appello alla nozione di "diritti acquisiti" - non è mai stato esplicitamente preso in considerazione e quindi coperto). La conoscenza è invece essenziale nei regimi (Nozionali) DC a causa della loro struttura più complicata, combinata con un livello più elevato di responsabilità individuale e rischio corrispondente. In questo lavoro, si indaga sull'importanza dell'informazione e della competenza finanziaria, poiché sono complementari nel realizzare un sistema pensionistico NDC socialmente sostenibile.

Information and Financial Literacy for a Socially Sustainable NDC Pension System

Uncertain Length of Life, Retirement Age, and Optimal Pension Design

21 marzo 2018

Il lavoro verifica come le ore lavorate e l'età pensionabile debbano rispondere a un cambiamento nell'incertezza della durata della vita. In una situazione ottimale, in cui il governo esercita un controllo perfetto sull'offerta di lavoro e sulle decisioni di pensionamento, i risultati mostrano che una riduzione della variabilità della durata di vita porta ad un aumento dell'età pensionabile ottimale e ad una diminuzione nelle ore di lavoro per periodo trascorso lavorando. Questo risultato è robusto e si conferma anche nel caso in cui gli individui decidono sul proprio consumo, sull'offerta di lavoro e sull'età pensionabile e dove il governo cerca di influenzare il loro comportamento e il loro benessere attraverso la politica fiscale e il sistema pensionistico.

Uncertain Length of Life, Retirement Age, and Optimal Pension Design

Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2016

12 marzo 2018

La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dell’indagine sui bilanci delle famiglie italiane. Il reddito medio delle famiglie italiane rilevato dall'indagine sul 2016, a prezzi costanti e corretto per confrontare tra loro nuclei familiari di diversa composizione, è cresciuto del 3,5 per cento rispetto a quello rilevato dalla precedente indagine sul 2014, dopo essere pressoché ininterrottamente caduto dal 2006. È rimasto tuttavia ancora inferiore dell'11 per cento rispetto al picco raggiunto in quell'anno. La crescita è stata sospinta dall'aumento sia dei redditi unitari da lavoro dipendente sia del numero di percettori. In tutte le principali classi di reddito, è cresciuta la quota di nuclei familiari che nel corso del 2016 sono riusciti a risparmiare. Secondo le famiglie, il reddito avrebbe continuato a crescere anche nel corso del 2017. È aumentata la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi che, misurata dall'indice di Gini, è tornata in prossimità dei livelli prevalenti alla fine degli anni novanta del secolo scorso. È aumentata anche la quota di individui a rischio di povertà, definiti come quelli che dispongono di un reddito equivalente inferiore al 60 per cento di quello mediano. L'incidenza di questa condizione, che interessa perlopiù le famiglie giovani, del Mezzogiorno o dei nati all'estero, è salita al 23 per cento, un livello molto elevato. La ricchezza netta media e quella mediana sono diminuite del 5 e 9 per cento a prezzi costanti. Come in passato, il calo ha riflesso quasi interamente la caduta dei prezzi delle case. La quota di famiglie indebitate ha continuato a ridursi, al 21 per cento; il valore mediano del rapporto tra l'ammontare complessivo dei debiti familiari e il reddito è sceso al 63 per cento, dal picco dell'80 registrato nel 2012.

Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2016 - Principali risultati