Information and Financial Literacy for a Socially Sustainable NDC Pension System
Il lavoro (Wp CeRP n.180) si concentra sulla relazione tra educazione finanziaria e sostenibilità sociale di un sistema pensionistico nozionale a contribuzione definita. L'accumulo di ricchezza pensionistica è un impegno lungo e complesso, con vari "momenti" in cui l'individuo deve prendere decisioni, anche nei sistemi pubblici con una forte componente obbligatoria. La consapevolezza è essenziale per aumentare il benessere, poiché i cittadini sono più propensi a fare scelte ragionevoli ed evitare errori spiacevoli. La consapevolezza richiede sia l'informazione che l'abilità di usarla saggiamente; a sua volta, ciò richiede una conoscenza economico-finanziaria minima. I lavoratori devono avere una certa conoscenza (congetture), la più precisa possibile, sul livello di ricchezza accumulata (prospettica) e sulle opzioni di pensionamento. Questa conoscenza è meno importante nel mondo tradizionale delle promesse pensionistiche dei sistemi a prestazione definita, a causa della loro natura "garantita" (anche se il rischio politico - un rischio che le persone sono più inclini a ignorare, facendo appello alla nozione di "diritti acquisiti" - non è mai stato esplicitamente preso in considerazione e quindi coperto). La conoscenza è invece essenziale nei regimi (Nozionali) DC a causa della loro struttura più complicata, combinata con un livello più elevato di responsabilità individuale e rischio corrispondente. In questo lavoro, si indaga sull'importanza dell'informazione e della competenza finanziaria, poiché sono complementari nel realizzare un sistema pensionistico NDC socialmente sostenibile.
Information and Financial Literacy for a Socially Sustainable NDC Pension System
Uncertain Length of Life, Retirement Age, and Optimal Pension Design
Il lavoro verifica come le ore lavorate e l'età pensionabile debbano rispondere a un cambiamento nell'incertezza della durata della vita. In una situazione ottimale, in cui il governo esercita un controllo perfetto sull'offerta di lavoro e sulle decisioni di pensionamento, i risultati mostrano che una riduzione della variabilità della durata di vita porta ad un aumento dell'età pensionabile ottimale e ad una diminuzione nelle ore di lavoro per periodo trascorso lavorando. Questo risultato è robusto e si conferma anche nel caso in cui gli individui decidono sul proprio consumo, sull'offerta di lavoro e sull'età pensionabile e dove il governo cerca di influenzare il loro comportamento e il loro benessere attraverso la politica fiscale e il sistema pensionistico.
Uncertain Length of Life, Retirement Age, and Optimal Pension Design
Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2016
La Banca d’Italia ha pubblicato i risultati dell’indagine sui bilanci delle famiglie italiane. Il reddito medio delle famiglie italiane rilevato dall'indagine sul 2016, a prezzi costanti e corretto per confrontare tra loro nuclei familiari di diversa composizione, è cresciuto del 3,5 per cento rispetto a quello rilevato dalla precedente indagine sul 2014, dopo essere pressoché ininterrottamente caduto dal 2006. È rimasto tuttavia ancora inferiore dell'11 per cento rispetto al picco raggiunto in quell'anno. La crescita è stata sospinta dall'aumento sia dei redditi unitari da lavoro dipendente sia del numero di percettori. In tutte le principali classi di reddito, è cresciuta la quota di nuclei familiari che nel corso del 2016 sono riusciti a risparmiare. Secondo le famiglie, il reddito avrebbe continuato a crescere anche nel corso del 2017. È aumentata la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi che, misurata dall'indice di Gini, è tornata in prossimità dei livelli prevalenti alla fine degli anni novanta del secolo scorso. È aumentata anche la quota di individui a rischio di povertà, definiti come quelli che dispongono di un reddito equivalente inferiore al 60 per cento di quello mediano. L'incidenza di questa condizione, che interessa perlopiù le famiglie giovani, del Mezzogiorno o dei nati all'estero, è salita al 23 per cento, un livello molto elevato. La ricchezza netta media e quella mediana sono diminuite del 5 e 9 per cento a prezzi costanti. Come in passato, il calo ha riflesso quasi interamente la caduta dei prezzi delle case. La quota di famiglie indebitate ha continuato a ridursi, al 21 per cento; il valore mediano del rapporto tra l'ammontare complessivo dei debiti familiari e il reddito è sceso al 63 per cento, dal picco dell'80 registrato nel 2012.
Indagine sui bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2016 - Principali risultati
Household preferences for socially responsible investments - Il Working Paper analizza le scelte di investimento socialmente responsabile di un campione di famiglie olandesi
Analizziamo le preferenze familiari dichiarate e dichiarate per gli investimenti socialmente responsabili (SRI). I risultati mostrano che gli investitori attratti da prodotti finanziari socialmente responsabili sono più interessati alla specifica tipologia di investimento in quanto tale e mostrano minore interesse per rendimento. I rendimenti più bassi derivanti dalla scelta SRI non producono una revisione delle scelte di investimento.
Social finance as a public policy instrument
Il lavoro (Wp CeRP n.178) affronta l'alto impatto sociale che i risparmi delle famiglie potrebbero generare se incanalati (almeno parzialmente) in investimenti a impatto sociale in una formula vincente sia per le famiglie che per la società nel suo insieme. In particolare, gli autori si concentrano su due prodotti finanziari che hanno entrambi un ritorno monetario con un impatto sociale ben definito: Social Bond (SB) e Social Impact Bonds (SIB). Mentre i legami sociali riducono il rendimento netto a favore della creazione di un programma sociale, le obbligazioni a impatto sociale sono un concetto rivoluzionario che combina l'investimento tradizionale, sia esso rischioso o privo di rischio, con una connotazione sociale in un partenariato pubblico / privato unico.