Regno Unito: mercato secondario delle rendite
Il governo inglese ha posticipato da aprile 2016 a aprile 2017 l’avvio del mercato secondario delle rendite. Una delle misure più contestate della recente riforma pensionistica c.d. Pension Freedom prevede infatti per i pensionati di un piano DC sia la possibilità di cedere la propria rendita a un operatore appositamente autorizzato dalla Financial Conduct Authority, sia la possibilità di cederla allo stesso soggetto erogante. Gli operatori stimano il valore di tale mercato in oltre 18 mld. di EURO annui. L’obiettivo della misura è quello di offrire ai pensionati la possibilità di disporre di un flusso di risorse più in linea con i propri bisogni. Il posticipo di un anno dell’entrata in vigore delle norma si è reso necessario per poter mettere in piedi una efficiente e trasparente piattaforma per la negoziazione delle rendite.
UK_MercatoSecondarioRendite
Svezia: accantonato l’accorpamento dei Buffer funds
Il nuovo governo svedese di centro-sinistra ha accantonato il progetto di riforma del sistema dei Buffer funds, fondi di investimento gestiti dallo stato per un valore di 126 mld di EURO le cui risorse sono utilizzate per fronteggiare gli effetti degli squilibri demografici nel sistema pensionistico. Il progetto prevedeva la chiusura del fondo di private equity AP6 e la soppressione di un altro buffer fund che tuttavia non era ancora stato individuato. Nelle intenzioni del precedente governo di destra la riforma avrebbe consentito di ottenere un risparmio di costi e maggiore efficienza nel sistema dei buffer fund nel suo complesso.
Svezia_RiformaBufferFunds
PensionsEurope: position paper sulla Financial Transaction Tax (FTT)
PensionsEurope ha pubblicato un position paper sul tema della Financial Transaction Tax: The Negative Effects of a Financial Transaction Tax on Pension Provision. Il documento mette in guardia i 10 governi UE (tra cui l’Italia) che hanno avviato una procedura di cooperazione rafforzata volta alla creazione delle Tobin Tax europea dai rischi che tale imposta potrebbe avere per il settore dei fondi pensione. In ultima analisi, infatti, tale tributo verrebbe traslato sugli aderenti che si vedrebbero ridurre le risorse di cui potranno disporre al pensionamento. L’associazione auspica che il progetto venga abbandonato o che quanto meno i fondi pensione, in virtù della loro peculiarità, ne siano esclusi.
PensionsEurope_FTT
OCSE: Pension at a Glance 2015
Il rapporto biennale sullo stato dei sistemi pensionistici dei paesi sviluppati evidenzia come negli ultimi anni molti stati abbiano posto in essere riforme che garantiranno la stabilità finanziaria degli schemi (aumenti dell’età di pensionamento, revisione dei meccanismi di computo delle pensioni). Di contro, molto rimane ancora da lavorare sul versante dell’adeguatezza dei trattamenti pensionistici, anche alla luce dei perduranti elevati tassi di disoccupazione e delle nuove regole in materia di contratti di lavoro. In tale scenario si inseriscono le politiche monetarie espansive, che se da una parte mirano ad accelerare la ripresa economica, dall’altra pongono notevoli problemi per la sostenibilità dei sistemi di previdenza privata.
OECD_PensionAtAGlance2015
Regno Unito: riforma politiche d’investimento Local Government Pension Schemes
Il governo inglese ha avviato una profonda revisione dei fondi pensione costituiti dagli enti locali (89 Fondi pensione e AUM per 250 mld di EURO) che riguarda sia la fusione degli schemi e la creazione di sei veicoli di investimento molto focalizzati all’investimento in infrastrutture denominati British Wealth Funds con AUM in gestione non inferiori a 35 mld. di EURO ciascuno, sia la revisione delle norme in materia di limiti agli investimenti. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto il dipartimento per gli enti locali ha posto in consultazione un nuovo schema di regolamentazione che sposta dai limiti quantitativi a valutazioni qualitative circa la possibilità per il fondo di poter efficacemente investire nelle varie classi di attivo il focus per la selezione degli attivi. Sarebbe comunque prevista per lo stato la possibilità di intervenire qualora le scelte di investimento non siano giudicate in linea con gli interessi degli aderenti.
UK_LGPS_Relazione
UK_LGPS_PropostaRegolamento