Russia - Riforma del secondo pilastro e nazionalizzazione dei flussi contributivi
Il governo russo ha confermato la tabella di marcia di riforma della previdenza complementare entrata in vigore a inizio 2014. In Russia gli asset gestiti dai Fp ammontano a 24 miliardi di € e gli iscritti sono 22 milioni. Il progetto del governo prevede l’efficientamento del settore mediante la creazione di strutture con AUM minimo e strutture di governance appropriate, da raggiungere mediante accorpamenti e fusioni. Inoltre gli aderenti dovranno decidere entro il 2015 se confermare la contribuzione ai Fp oppure destinare l’intero flusso contributivo alla previdenza statale. Per il 2014 si era inoltre stabilito che tutta la contribuzione alla previdenza privata sarebbe comunque stata nazionalizzata. Di recente, non solo il governo ha confermato tale decisione, ma ha esteso la sua applicazione anche a 2015.
AEIP - Position Paper sulla proposta di revisione della direttiva Iorp
Aeip (European Association of Paritarian Institutions of Social Protection) ha pubblicato il position paper sulla prima bozza di revisione della direttiva Iorp. L’associazione giudica con favore il fatto che nella prima bozza della direttiva non ci siano riferimenti ai principi di Solvency II in materia di requisiti di solvibilità, come pure la previsione del principio di proporzionalità nella revisione dei profili di governance e della maggiore trasparenza nei confronti degli aderenti. Ciò, infatti, consente di evitare aggravi, sia operativi sia economici, a carico delle parti istitutive (datori di lavoro e lavoratori).
Paesi Bassi: rendicontazione dei costi finanziari
Una recente survey condotta dalla Dutch Financial Services Authority e dall’Autorità di vigilanza dei Fp (De Nederlandsche Bank - DNB - Banca centrale olandese) ha evidenziato che la rendicontazione dei costi legati all’attività di asset management è insufficiente. L’indagine condotta su un campione di oltre 50 schemi di previdenza integrativa evidenzia il sostanziale fallimento nella rendicontazione di tali oneri. Nel documento si raccomanda una maggiore disclosure sui costi di natura finanziaria e si richiama la necessità di una più efficiente distinzione tra rendimenti lordi e netti. Si rende inoltre necessario uno specifico focus sugli oneri di transazione. Il gap informativo rileva soprattutto con riferimento ai Fp di media e piccola dimensione.
Regno Unito: revisione fiscalità e fase di payout
Il governo inglese ha emanato le linee guida attuative delle nuove disposizioni relative alla fase di decumulo (abolizione dell’obbligo di conversione del montante in rendita) e alla nuova disciplina fiscale. La possibilità di utilizzare il montante prima del pensionamento sarà legata alla consulenza di enti terzi rispetto ai Fp. La consulenza potrà essere prestata di persona, tramite web o telefonicamente e sarà completamente gratuita. Si potrà continuare a trasferire la posizione personale da un fondo a prestazione definita verso uno a contribuzione definita. Tale opzione sarà assoggettata a due codizioni: il ricorso a un parere indipendente da parte dell’aderente e il rispetto delle condizioni di equilibrio attuariale del Fp. Da ultimo i provider di Fp dovranno modificare la regolamentazione dello schema, incorporando le nuove previsioni in materia fiscale e la possibilità di anticipare il godimento dei risparmi rispetto al pensionamento.
Australia: obbligatorietà della rendita in fase di decumulo
Il governo Australiano sta valutando l’introduzione dell’obbligatorietà della trasformazione in rendita del montante di previdenza complementare. Da una pubblica consultazione in materia si evidenzia come la pay out phase sia ancora poco sviluppata: il 50% delle prestazioni sono erogate in forma di capitale, nella gran parte dei casi tali somme sono utilizzate per estinguere debiti contratti in precedenza e, da ultimo circa ¼ dei pensionati a 70 anni ha già esaurito le risorse maturate nel Fp. Tale situazione denota una scarsa conoscenza dei rischi e dei bisogni dell’età avanzata. La riflessione avviata dal governo australiano è in controtendenza rispetto alla recente decisione del governo UK di rendere estremamente flessibile l’uso del montante di previdenza complementare, abolendo l’obbligo di conversione in rendita e rivedendo la fiscalità di svantaggio che colpiva la richiesta di ancitipazioni sul modello attualmente in vigore in Australia (Cfr. Pillole dall’Europa e dal Mondo N°1).