Commissione Ue: Lancio del Fondo VentureEu
La Commissione Ue e il Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei) hanno lanciato il programma di fondi di fondi paneuropei VentureEu. Sostenuti da finanziamenti dell'Ue per un valore di 410 milioni di Euro, i fondi puntano a raccogliere fino a 2,1 miliardi di Euro di investimenti pubblici e privati che a loro volta dovrebbero portare a circa 6,5 miliardi di Euro di nuovi investimenti nelle start-up e nelle scale-up innovative in tutta Europa, raddoppiando così il totale dei capitali di rischio attualmente disponibili nel continente su questo segmento di mercato. I sei fondi investiranno in una serie di piccoli fondi e ognuno finanzierà progetti in almeno quattro paesi europei. I fondi di investimento contribuiranno al finanziamento di piccole e medie imprese e società a media capitalizzazione in settori come le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, il digitale, le scienze della vita, le tecnologie mediche e l'efficienza energetica. Gli investimenti di VentureEU saranno gestiti dal FEI sotto la supervisione della Commissione Ue e saranno investiti da sei gestori di fondi garantendo così un approccio pienamente orientato al mercato.
Eiopa: Nuove statistiche per i Fp
Eiopa ha pubblicato la decisione sulle nuove segnalazioni statistiche per i Fp. Con il nuovo tracciato informativo l’Autorità disporrà di un flusso informativo uniforme per tutti i soggetti vigilati; le informazioni, inoltre, saranno richieste attraverso le competenti autorità nazionali. Le nuove segnalazioni si concentrano su tre aree principali: dati di bilancio, per acquisire informazioni sulla posizione finanziaria e sul grado di solvibilità dello schema pensionistico; input e assunzioni utilizzate per le valutazioni; flusso dei dati per l’analisi dei trend. I primi dati oggetto di trasmissione a Eiopa saranno quelli relativi al terzo trimestre del 2019 e le prime segnalazioni annuali avranno ad oggetto il 2019. Set ridotti di dati sono previsti per i Fp di piccola dimensione.
Commissione UE: iniziative legislative in materia Non Performing Loans
Nell’abito della CMU, l’esecutivo comunitario ha presentato una serie di misure volte alla riduzione dei rischi legati agli affidamenti bancari non più esigibili (NPL). Tali misure comprendono la revisione del regolamento UE 575/2013 sui requisiti di capitale degli istituti di credito, una proposta di direttiva e linee guida tecniche per assistere gli stati nazionali nella strutturazione dei veicoli per la vendita degli NPL.
In materia di capital requirements le modifiche al regolamento 575/2013 si prevede un innalzamento delle risorse che le banche dovranno appostare a copertura di eventuali perdite causate NPL. La proposta di direttiva prevede l’introduzione di meccanismi extragiudiziali per facilitare il recupero del credito nel caso questo diventi inesigibile e sia assistito da garanzia. La banca potrà entrare in possesso del collaterale attraverso un meccanismo extragiudiziale, senza dover adire le vie legali. La proposta di direttiva prevede inoltre norme che puntano a favorire la crescita del mercato secondario degli NPL. A corredo dei testi legislativi ha Commissione ha presentato linee guida (Blueprint) non vincolanti allineate alla normativa UE in materia di banche e di aiuti di stato per assistere gli stati membri nella creazione delle società d’investimento per la gestione degli NPL.
Le proposte legislative passano ora al vaglio degli organi legislativi: Parlamento UE e Consiglio UE con l’obiettivo di essere approvate entro la fine della legislatura (2019).
Proposal of directive on credit servicers, credit purchasers and the recovery of collateral
Blueprint on the set-up of national asset management companies (AMCs)
Commissione UE: proposta per istituire l’Autorità Europea per il Lavoro
Bruxelles ha presentato la bozza di regolamento per la creazione della nuova agenzia europea per il lavoro. L’iniziativa fa parte del progetto volto a costruire il Pilastro Europeo dei diritti sociali (EU Pillar of Social Rights) e risponde a due esigenze fondamentali: allargare il mercato del lavoro favorendo la mobilità transfrontaliera e favorire la cooperazione tra le varie autorità nazionali. La proposta di regolamento inizia ora il percorso di approvazione che vedrà coinvolti anche il Parlamento UE e il Consiglio UE.
Commissione UE: iniziative legislative in materia di dispute sulla proprietà di strumenti di debito trasferiti a terze parti
Nell’ambito del progetto CMU, Bruxelles ha presentato le proposte legislative per dirimere le controversie legali derivanti dall’individuazione dei diritti di proprietà sugli strumenti di debito oggetto di trasferimento a terze parti e/o di trasferimento transfrontaliero. Quando tali strumenti sono oggetto di scambi transfrontalieri, non risulta sempre chiaro per le parti coinvolte individuare la legislazione di riferimento e quindi individuare con chiarezza i diritti di ciascuna controparte. Situazione analoga potrebbe verificarsi nel caso in cui il titolare di un credito ceda il suo diritto a una terza parte la cui sede legale è stabilita in un paese terzo. L’incertezza su quale debba essere la legislazione applicabile a tali transazioni complica l'uso di questi titoli come garanzia e, al contempo, rende difficile per gli investitori valutare i rischi effettivi della transazione. La proposta della Commissione UE, formalizzata in una bozza di regolamento, prevede che tali dispute andranno risolte applicando la normativa del paese in cui il creditore ha la residenza principale, a prescindere dal paese chiamato a dirimere la disputa giudiziaria.
La proposta di regolamento è affiancata da una Comunicazione della Commissione UE che chiarisce alcuni aspetti operativi.
Proposal for a Regulation on the law applicable to the third-party effects of assignments of claims
Communication on the applicable law to the proprietary effects of transactions in securities