Towers Watson - Global Pensions Asset Study 2015
Il rapporto è stato condotto sui fp di 16 paesi di tutto il mondo (nel campione sono considerati tra l’altro USA, Canada, Regno Unito, Giappone, Australia, Paesi Bassi e Svizzera) ed evidenzia una crescita degli asset del 6% rispetto alla scorsa edizione. A fine 2014 gli attivi dei fp dei paesi considerati hanno raggiunto la soglia di 36 trilioni di dollari. Si conferma l’ascesa degli schemi a contribuzione definita, i cui patrimoni sono aumentati del 47% tra il 2004 e il 2014. Negli ultimi 20 anni è profondamente mutata anche l’asset allocation: l’esposizione agli investimenti alternativi è passata dal 5% al 25%, di contro l’allocazione in titoli obbligazionari è scesa dal 40% al 31% e quella in titoli di capitale è passata da 49% a 42%.
Regno Unito - Governance Fp
L’adeguatezza degli organi di governo non riguarda soltanto i fp di natura occupazionale italiani.
Una recente indagine della Financial Conduct Authority (Wholesale Competition Sector Review 2014-2015) evidenzia che molti Trustees non dispongono di competenze e professionalità adeguati per poter scegliere e controllare adeguatamente l’operato dei gestori e dei consulenti finanziari. La ricerca evidenzia inoltre la presenza di conflitti di interesse e un mercato dei fornitori di servizi finanziari poco efficiente.
World Economic Forum - The Global Risk Report 2015
Si tratta di una survey sui principali rischi globali svolta su un gruppo di esperti del mondo economico e finanziario. Tra i rischi di maggiore rilevanza ci sono quelli legati all’instabilità politica e quelli riconducibili alla riduzione delle materie prime e alla diffusione delle epidemie.
Particolare preoccupazione desta inoltre l’aumento della disoccupazione, da cui potrebbe discendere un ulteriore aggravamento della situazione sociale.
Slovacchia - Seconda fase di opting-out dal secondo pilastro
Dopo quella del 2013, il governo slovacco ha annunciato una nuova finestra di opting-out dagli schemi di secondo pilastro a favore della previdenza pubblica, alimentati con il 4% della contribuzione obbligatoria. Nel 2013 quasi 90.000 lavoratori, molti di più rispetto alle stime, esercitarono l’opting-out, e 300 milioni di euro furono trasferiti dai Fondi pensione alla previdenza pubblica. L’intenzione del governo rappresenta un’ulteriore minaccia alle forme di secondo pilastro, nate agli inizi degli anni ‘90, che si va ad aggiungere al taglio della contribuzione obbligatoria afferente alla previdenza integrativa che nel 2012 è stata abbassata dal 9% al 4%.
Gli aderenti alle forme di II° pilastro sono 1.500.000 e gli attivi sono pari a 6,3 miliardi di euro.
Slovacchia_OptingOutSecondoPilastro
Sigma-SwissRe - Long Term Care Assistance
La ricerca condotta da Sigma-SwissRe (How Will We Care? Finding Sustainable Long Term Care Solutions for an Aging World) evidenzia come nei prossimi 20 anni, con il progredire dell’invecchiamento della popolazione, le spese per le tutele Ltc porranno ulteriore pressione sulla sostenibilità delle finanze pubbliche dei paesi sviluppati, poiché in gran parte degli stati il finanziamento di tali prestazioni è ancora quasi integralmente a carico della fiscalità generale.
L’offerta di prodotti per le coperture Ltc da parte di operatori privati è infatti ancora poco sviluppata, con l’eccezione di Francia, Belgio e Paesi Bassi. La crescita dell’offerta privata si scontra sia con la difficoltà degli operatori nel disporre di dati sufficientemente attendibili per costruire coperture finanziariamente sostenibile, sia con problematiche legate alla domanda (selezione avversa e non ancora sufficiente consapevolezza presso l’opinione pubblica delle problematiche legate alla salute in età avanzata).
How Will We Care? Finding Sustainable Solutions For An Aging World