Riforma del sistema di vigilanza delle Controparti Centrali
È stato raggiunto l’accordo politico tra il Parlamento UE e il Consiglio UE sulla proposta di riforma del sistema di vigilanza delle Controparti Centrali (CCP).
L'accordo riguarda sia la vigilanza delle CCP stabilite nei paesi dell'UE sia quelle stabilite nei paesi terzi che offrono o intendono offrire servizi ai partecipanti diretti dell'UE e ai loro clienti e alle sedi di negoziazione dell'UE. Tra le misure si segnala l’istituzione di un comitato di vigilanza all'interno dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), composto da membri indipendenti, autorità nazionali di vigilanza e banche centrali.
Per la vigilanza delle controparti centrali dei paesi terzi che operano nell'UE sulla base del sistema di equivalenza (ad esempio CCP stabilite nel Regno Unito post Brexit), viene introdotto un approccio proporzionato in base al quale alcune CCP extra UE potrebbero vedersi riconoscere un'importanza sistemica tale da richiedere condizioni aggiuntive per lo svolgimento della loro attività. In aggiunta a ciò ESMA potrà richiedere alla Commissione che le CCP extra UE riconosciute di importanza sistemica possano fornire, in tutto o in parte, i propri servizi nell'Unione solo se in essa stabilite.
L’accordo politico necessita ora di un ulteriore passaggio tecnico presso il Parlamento UE e il Consiglio UE dopo di che potrà entrare in vigore.
Parlamento UE: Tassonomia degli investimenti sostenibili
I Comitati ECON (Affari economici e monetari) e ENVI (Ambiente, sanità e sicurezza alimentare) del Parlamento UE hanno votato la proposta della Commissione UE di istituzione di una classificazione europea degli investimenti sostenibili. L’iniziativa si inquadra nel piano d’azione della Commissione UE per favorire lo sviluppo di una finanza più attenta alla sostenibilità ambientale. Affinché il trilogo possa avviarsi è necessario che il Parlamento UE (in seduta plenaria) e il Consiglio UE approvino la propria posizione negoziale.
Tecnical Expert Group on Sustainable Finance: Rapporto preliminare per l’istituzione dei Green Bond Europei
Lo scorso 3 aprile si è chiusa la fase di pubblica consultazione sulla proposta relativa agli standard per la creazione di green bond europei, nuovi strumenti d’investimento volti al finanziamento di attività eco-sostenibili che Bruxelles punta a istituire. Gli standard sono stati definiti dal Gruppo degli esperti nominato dalla Commissione UE per supportarla nello sviluppo del Piano di azione per la finanza sostenibile.
Il rapporto degli esperti definisce alcune raccomandazioni preliminari che dovrebbero caratterizzare questa classe di attivo in via di definizione rispetto ai quali gli stakeholder sono stati chiamati a dare le proprie indicazioni.
Proposal for an EU Green Bond Standard Documento delle Raccomandazioni
6 marzo 2019 - Consiglio UE: Revisione Regolamento Emir
Il Consiglio degli Ambasciatori UE ha ratificato l’accordo per la riforma del Regolamento Emir. Il nuovo testo prevede, tra l’altro, una estensione della proroga all’obbligo di clearing per i derivati OTC definiti da ESMA per un periodo di 2 anni, ulteriormente prorogabile per 1+1 anni a beneficio dei Fondi pensione nel caso in cui la Commissione UE consideri che non siano state trovate adeguate soluzioni ai problemi all’appostamento di margini.
La nuova proroga entra in vigore al momento dell’adozione del testo e sarà retroattiva fino ad agosto 2018.
Accesso al mercato per le PMI
È stato raggiunto l’accordo politico tra il Parlamento UE e il Consiglio UE sulla proposta della Commissione UE di istituire una nuova categoria di sede di negoziazione dedicata alle PMI denominata Mercati di Crescita per le PMI (SME Growth Markets).
La proposta della Commissione UE prevede la modifica del Regolamento sugli abusi di mercato e Prospetto e modifiche alla regolamentazione delegata di MiFIDII.
Le variazioni alle norme sugli abusi di mercato mirano a trovare un equilibrio tra la riduzione della burocrazia per le piccole imprese e la salvaguardia dell'integrità del mercato e della protezione degli investitori. Il quadro rivisto crea inoltre un insieme comune di norme sui contratti di liquidità per i mercati di crescita per le PMI in tutti gli Stati membri, lasciando alle autorità nazionali competenti sufficiente flessibilità per adattare le pratiche di mercato alle condizioni locali. Ciò garantirà una liquidità minima e ridurrà la volatilità delle azioni delle PMI.
Le modifiche proposte al regolamento sul prospetto consentiranno agli emittenti dei mercati di crescita per le PMI di produrre un prospetto semplificato in caso di trasferimento a un mercato regolamentato (vale a dire una borsa principale), il che può comportare un notevole risparmio di costi per le PMI in crescita.
L’accordo politico necessita ora di un ulteriore passaggio tecnico presso il Parlamento UE e il Consiglio UE dopo di che potrà entrare in vigore.