Commissione UE: nuovo regime di supervisione delle Controparti Centrali (CCPs)
La proposta di regolamento fa parte del pacchetto di misure che la Commissione UE ha avviato nell’ambito della revisione del Regolamento EMIR e punta a rinforzare la vigilanza sulle Controparti Centrali (Cfr. Pillole dall’UE e dal mondo n.15). La bozza di regolamento contiene sia proposte di modifica al regolamento EMIR stesso, nella parte relativa alla vigilanza delle CCPs, sia modifiche al regolamento istitutivo dell’autorità di vigilanza UE sui mercati finanziari (ESMA). L’idea di Bruxelles è quella di ampliare il ruolo dell’ESMA, estendendone i poteri in materia di supervisione delle CCPs e modificandone la governance. A tale proposito si prevede la creazione di un nuovo meccanismo di sorveglianza chiamato “CCP Extensice Session”. Verranno inoltre ampliati i poteri delle banche centrali nazionali.
Per quanto riguarda le CCPs stabilite in paesi terzi a cui è riconosciuta una rilevanza sistemica, si prevede un meccanismo di vigilanza duale, sia da parte dell’autorità nazionale sia da parte delle autorità UE. Si tratta di un meccanismo che ricalca il modello di supervisione adottato negli USA. Inoltre, qualora l’importanza sistemica di una CCP stabilita in un paese terzo sia tale che i controlli previsti non siano ritenuti sufficienti ad assicurarne una adeguata vigilanza, la Commissione UE, su sollecitazione di ESMA e delle banche centrali nazionali, può chiedere che questa CCP venga stabilita e autorizzata in un paese UE. Al momento nell’UE sono stabilite 17 CCPs e altre 28 sono stabilite in paesi terzi ma hanno i requisiti per effettuare il clearing di derivati negoziati in UE.
Il regolamento passa ora all’attenzione del Parlamento UE e del Consiglio UE per l’approvazione.
RegEMIR_VigilanzaCCPs_PropostaRegolamento
RegEMIR_VigilanzaCCPs_Allegato
Commissione UE: Capital Market Union MidTerm Review
La Commissione ha fatto il punto sullo stato di attuazione del progetto Capital Market Union. Tra le principali misure già varate rientrano, tra le altre, la revisione della normativa in materia di cartolarizzazioni e la revisione dei regolamenti EuVECA e EuSEF. La Commissione UE punta a chiudere il progetto entro il 2019.
MidTerm Review of the Capital Market Union Action Plan
Economic analysis accompanying the mid-term review of the capital markets union action plan
Factsheet: Mid-term review of the capital markets union action plan
ESMA: MIFID II
ESMA ha pubblicato la versione finale delle linee guida in materia di attuazione della governance dei prodotti contenute nella direttiva MiFID II (2014/65/UE) e nella direttiva delegata UE 2017/593 per quanto riguarda l’individuazione del target market da parte dei produttori e dei distributori di prodotti finanziari.
Commissione UE: Deepening of the Economic and Monetary Union
La Commissione UE ha pubblicato un reflection paper in cui delinea gli ambiti e la possibile tempistica per il rafforzamento dell’unione economica e monetaria. Bruxelles individua nello stimolo alla crescita e all’occupazione, nello sviluppo di un welfare equo, nella stabilità finanziaria e nella convergenza economica, le aree di maggiore interesse per il rafforzamento dell’Unione. In alcuni di questi ambiti importanti iniziative sono già state intraprese e potrebbero essere ulteriormente rafforzate entro il 2019. A seguire potrebbero essere avviate ulteriori iniziative per portare a compimento l’unione finanziaria.
Reflection paper on the deepening of the economic and monetary union
Regolamento cartolarizzazioni
Commissione, Parlamento e Consiglio UE hanno raggiunto un accordo sulla bozza di regolamento in materia di cartolarizzazione. La misura rientra nel progetto Capital Market Union e punta alla creazione di un contesto normativo europeo teso a favorire un processo di cartolarizzazione trasparente ed efficiente. Il pacchetto normativo contiene anche modifiche al regolamento 575/2013 concernente i requisiti di capitale per le banche e le società di investimento.
Il nuovo regolamento sarà oggetto di formale approvazione da parte del Parlamento UE e del Consiglio UE e dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE diventerà operativo.